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L’estate 2017 si appresta a classificarsi come la migliore del decennio per il turismo a livello internazionale con straordinarie aspettative per l’Europa e in particolare l’Italia. La prima parte dell’anno ha fatto registrare il record degli ultimi 12 anni con 369 milioni di turisti internazionali nei primi quattro mesi, il 6% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (dati World Tourist organization). A beneficiarne sono tutti i continenti, ma valori superiori alla media si segnalano per l’Europa del Sud con Spagna, Grecia e Italia che segnano un aumento del 9% rispetto all’incremento di appena l’uno per cento rispetto lo scorso anno. A spingere le presenze in Italia è un’offerta turistica completa che spazia dai beni culturali, al paesaggio fino alla qualità del cibo. È l’unico Paese al mondo che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica. Due stranieri su tre considerano la cultura e il cibo la principale motivazione del viaggio in Italia mentre per ben il 54% degli italiani il successo della vacanza dipende dalla combinazione cibo, ambiente e cultura (indagine Coldiretti/Ixè). Circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, con una decisa svolta verso prodotti ad alto valore salutistico nell’estate 2017.
L’Italia è leader nel turismo enogastronomico con quasi 60mila aziende agricole biologiche, ma anche su 292 specialità Dop/Igp registrate a livello comunitario senza dimenticare la rete di 22mila agriturismi, di diecimila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino, che si moltiplicano durante l’estate. Il risultato è che l’alimentare è la principale voce del budget delle vacanze in Italia che ha superato persino quella dell’alloggio e complessivamente si stima che, tra il consumo di pasti nella ristorazione (14 miliardi) e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (12 miliardi), i turisti italiani e stranieri spendono per cibo e bevande circa 26 miliardi di euro su un totale di 75 miliardi del fatturato turistico complessivo annuale. A spingere gli arrivi stranieri nel nostro Paese quest’anno è anche la percezione di maggiore sicurezza rispetto ai concorrenti tradizionali. Dei 38 milioni di italiani (+9%) che hanno scelto di andare in vacanza questa estate ben il 78% resta in Italia mentre appena il 2% in Africa, la percentuale più bassa tra i Paesi extracomunitari.