Fare la spesa è un gesto che fa parte della nostra quotidianità. Campagna Amica, nell’ambito del progetto cofinanziato dalla Commissione Europea “La Campagna ti informa”, ha realizzato un video per aiutare il consumatore a districarsi tra etichette e prodotti di cui spesso non si conosce la reale provenienza.
La produzione alimentare si rinnova costantemente: ogni anno migliaia di nuovi prodotti sbarcano nella grande distribuzione. Solo una piccola parte resiste, intercettando l’interesse dei consumatori. Comunque, ogni prodotto va ad aggiungersi agli altri, rendendo più complicato capire cosa stiamo acquistando.
Per questo diventa importantissimo saper legge bene le etichette e allo stesso tempo le informazioni sugli alimenti devono essere chiaramente leggibili. Solo così si riesce a garantire quella sicurezza alimentare per il consumatore che, come si vede nel video realizzato da Campagna Amica, con alcuni piccoli accorgimenti può, ad esempio, sapere che l’olio extravergine di oliva, il miele, le uova, la passata di pomodoro, la carne bovina, suina, ovicaprina, l’ortofrutta e il pescato in genere, devono indicare l’origine intesa come provenienza agricola. Nel video si vede il nostro Rolando Manfredini, responsabile area Sicurezza Alimentare Coldiretti, aiutare una coppia nella scelta dei prodotti da portare a casa in vista di una cena con amici.
Manfredini spiega ai due anche come, nel caso delle carni, vada indicato il luogo di nascita, allevamento e macellazione: una conquista importante successiva a crisi come la Mucca Pazza negli anni ’90. Dal 1° aprile 2015 è poi fatto obbligo di prevedere almeno il paese di allevamento e macellazione di carne di maiale, carne di pollo e di pecore o capre. Per le filiere solo italiane (dalla nascita alla macellazione) è possibile usare l’indicazione “Origine: (100%) Italia”. L’origine è ancora purtroppo ignota per i prosciutti, per i succhi di frutta, per i formaggi, per il latte UHT e pasta.
Insomma un video che, in maniera semplice e diretta e mettendo in scena una situazione di quotidianità, spiega anche che tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri senza indicazione in etichetta e oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori.
Il presente articolo rientra nel progetto “La Campagna ti informa” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea.
