Il Canavese probabilmente rappresenta uno dei luoghi più caratteristici d’Italia: nel cuore del Piemonte, tra valli e parchi naturali come quello Nazionale del Gran Paradiso, l’offerta turistica è affascinante sia dal punto di vista ambientale e culturale che da quello culinario. Proporre un itinerario enogastronomico piemontese vuol dire raccogliere tantissime informazioni soprattutto sulla tradizione contadina, basata su agricoltura e allevamenti che in tempi non recenti erano comunque le uniche attività della popolazione. Una terra che si racconta attraverso il cibo e i profumi del territorio offrendo, a chi desidera visitarla, un’esperienza ricca e interessante.
Ivrea, conosciuta soprattutto per lo storico
carnevale (nato nel 1808) e la
battaglia delle arance è il luogo adatto per gli appassionati di dolci e di nocciole. Considerato il fatto che il Piemonte è il capoluogo per eccellenza nella produzione delle
nocciole Igp, chi fa visita ad Ivrea non può non assaggiare i biscotti eporediesi, autentica specialità della zona prodotti con cacao, nocciole e mandorle. Le nocciole, in particolare, sono il dessert dei giornalisti “camminatori” che, proprio in questi giorni stanno attraversando il Piemonte grazie progetto
La Bisaccia del Pellegrino. Proprio per la lunga tradizione agroalimentare, nel comune di Ivrea si possono gustare ottimi formaggi tipici sia di tipo vaccino che di tipo caprino. La
Toma, anche aromatizzata, è il prodotto caseario più famoso: un formaggio a pasta bianca dal sapore molto deciso che, spesso, viene accompagnato dal miele o dalla mostarda piemontese. L’allevamento soprattutto di maiali, ha fatto in modo che la cucina canavesana producesse diverse tipologie di salumi come la mocetta dapprima fatta con carne di camoscio e poi, con il tempo, sostituita con carne di capra. Formaggi e salumi canavesi vengono spesso accompagnati da vini Doc del Canavese: direttamente dai vitigni di
Barbera e
Nebbiolo vengono prodotti il Canavese Rosso, il Canavese Barbera e il Canavese Nebbiolo.