Coldiretti e Campagna Amica quest’anno collaboreranno alla realizzazione della Settimana della mondialità, un progetto educativo e formativo arrivato ormai alla sua IV edizione, proposto dall’Associazione “A gonfie vele”, dalle parrocchie di Pontenure e Roveleto e dalla fondazione Pime.
Il progetto – il cui motto è “Accogliere la differenza, temere l’indifferenza” – è riconosciuto e patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Piacenza. Il momento clou dell’iniziativa sarà proprio nella settimana dal 21 al 28 luglio, quando verranno ospitati circa 130 ragazzi di età compresa tra i 16 e 19 anni, provenienti da Italia, Palestina, Israele, Egitto, Polonia, Bosnia e Romania. L’obiettivo di questo progetto educativo è insegnare la gioia del conoscere il diverso, apprezzarlo e condividere le proprie esperienze e prospettive, liberi dalla paura di ciò che non si conosce, ma anzi sviluppando curiosità e apertura verso il mondo. Si tratta quindi di un vero progetto di interculturalità che supera il multiculturalismo che, invece, non individua relazioni tra identità e permette un dialogo limitato e debole. I ragazzi provenienti dai Paesi nei quali i giovani vivono conflitti sociali, politici e religiosi potranno confrontarsi con quelli italiani su tematiche come la situazione giovanile, il modo di concepire l’istruzione, la religione, la famiglia, il ruolo della donna e le prospettive per il futuro.
“Le differenze – sostiene il presidente Coldiretti Piacenza Luigi Bisi – devono essere valorizzate e non essere motivo di paura. Si tratta di un momento formativo, attraverso il quale possiamo promuovere gli ingredienti per il piatto più semplice e gustoso che ci ha resi famosi nel mondo: la pasta al pomodoro, base della cucina mediterranea e piacentina come pietanza ricca di licopene e a basso indice glicemico. Offriremo ai ragazzi la pasta Ghigi 100% italiana, dal grano al know-how, e il pomodoro, simbolo della produzione agricola della nostra provincia, per condividere con loro la nostra tradizione, il nostro amore per la terra e il nostro modo di essere agricoltori italiani. Crediamo fortemente, e il progetto Campagna Amica ne è la prova tangibile – prosegue Bisi – che lo scambio possa partire anche dalla tavola, da un piatto simbolo della nostra territorialità nel mondo”.
“La differenza non deve spaventare – aggiunge Massimo Albano direttore di Coldiretti Piacenza – ma deve renderci più forti e sicuri, perché è attraverso questa che possiamo rispettare la nostra identità e quella altrui. In un mondo libero dalla paura di ciò che non si conosce, si potrà tornare a crescere, valorizzando ciò che ognuno ha di più distintivo. Il nostro Paese ha la grande fortuna di poter contare su tradizioni enogastronomiche che negli anni sono diventate eccellenze stimate a livello internazionale. L’Italia è la culla della cultura, dell’arte e del buon cibo, con il progetto Campagna Amica non facciamo altro che seguire la strada già segnata dalla nostra storia e dalla nostra natura, stiamo tornando a far conoscere l’Italia delle differenze, l’Italia delle tradizioni, l’Italia delle relazioni”.