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02.01.2018
Apprezzata già dalle civiltà antiche, la pianta ha proprietà antibatteriche molto potenti. E in cucina si sposa bene con tanti cibi
Il timo, originario del Mediterraneo orientale, appartiene alla famiglia delle Labiateae. Le foglie sono piccole e allungate di colore verde-grigio e ricoperte da una fitta peluria; i fiori sono bianco-rosati e compaiono dalla primavera all’estate raggruppati in spighe. È una pianta molto rustica che cresce bene ovunque, pur prediligendo terreni pietrosi e calcarei ben esposti al sole. Il timo richiede concimazioni scarse e non necessita di particolari cure colturali se non qualche annaffiatura dopo l’impianto e la pulizia dalle erbe infestanti che possono nasconderlo. Può essere seminato in semenzaio ad aprile e quindi trapiantato a dimora in piena estate, lasciando tra una piantina e l’altra 30 cm di spazio. Le foglie e i rametti teneri si colgono durante l’anno e si consumano freschi o essiccati.
Proprietà
La lista delle virtù del timo è abbastanza ricca in quanto i suoi benefici sono dovuti alla presenza di timolo, un potente fenolo antisettico e antispasmodico. Si può utilizzare in caso di tosse come calmante ma anche per l’asma e bronchiti. È anche un ottimo antivirale e un valido aiuto per la depressione in quanto migliora rapidamente l’umore. L’olio essenziale di timo inibisce lo sviluppo di batteri e virus e inoltre, utilizzato nei gargarismi, allevia il mal di gola causato da infiammazioni della faringe. Mentre decotti e infusi sono usati per detergere piccole ferite.
In cucina
Molto apprezzato per le sue qualità organolettiche e digestive, si sposa bene con molti cibi come carni arrosto o in umido, pesce, verdure, funghi oli e aceti aromatici. A differenze di altre spezie, il timo essiccato non perde il suo aroma, anzi il suo profumo risulta più intenso, proprio come il rosmarino e l’origano.
Curiosità
Il timo è sempre stato utilizzato nelle civiltà antiche e apprezzato in particolar modo per le sue proprietà antibatteriche. Gli Egizi lo utilizzavano sia per la conservazione del cibo sia per l’imbalsamazione dei defunti. Mentre i soldati romani si facevano un bagno nell’acqua di timo prima di iniziare una battaglia, convinti che la pianta infondesse coraggio e vigore. Nel Medioevo si poneva sotto il cuscino un rametto di timo per tenere lontani gli incubi e le dame erano solite ricamare sulle insegne dei cavalieri delle piante di timo come segno di buon auspicio.