LE RICETTE DEI NOSTRI CUOCHI CONTADINI
17.05.2017
L’indicazione della quantità netta non è obbligatoria solo per gli alimenti soggetti a notevoli perdite di volume o massa e che sono venduti al pezzo o pesati davanti all’acquirente
Tra le informazioni obbligatorie presenti in etichetta, la normativa comunitaria prevede l’indicazione della quantità netta dell’alimento, ossia del peso del prodotto al netto della tara (tutto ciò che contiene e avvolge l’alimento o è unito ad esso). In alternativa alla quantità netta, possiamo trovare l’indicazione della quantità nominale, ovvero la quantità che si ritiene contenuta in un imballaggio preconfezionato con un peso non variabile, prefissato dal produttore.
Talvolta accanto all’indicazione della quantità netta troviamo un marchietto “e”, che indica la conformità dell’imballaggio alle norme europee, che ha una caratterizzazione grafica ben precisa e una dimensione minima di 3 millimetri.
La quantità deve essere espressa in unità di volume, per i prodotti liquidi, e in unità di massa per gli altri prodotti. Al valore numerico deve fare immediatamente seguito il simbolo dell’unità di misura usata in materia (litro, L o l; centilitro o cl; millilitro o ml; grammo o g; chilogrammo o kg).
Gli alimenti confezionati in un liquido di conservazione devono riportare in etichetta l’indicazione relativa alla quantità totale e alla quantità del prodotto sgocciolato, riportando la doppia quantità (totale e sgocciolata), oppure riportando la quantità totale e la percentuale di prodotto sgocciolata.
L’indicazione della quantità netta non è obbligatoria per gli alimenti che sono soggetti a notevoli perdite di volume o di loro massa e che sono venduti al pezzo o pesati davanti all’acquirente. Anche nel caso in cui la quantità netta sia inferiore a 5 grammi o 5 millilitri non è necessario indicare la quantità netta. Questa disposizione non si applica però nel caso delle spezie e delle piante aromatiche. Errori metodici e non casuali sulla quantità realmente venduta possono dar adito alla frode in commercio, con imputazione a carico del produttore-confezionatore.