Per quattro giovani imprese agricole abruzzesi di Campagna Amica si aprono le porte della ‘Grande mela’. Le aziende di Chiara Ciavolich (35 anni, Loreto Aprutino), Pier Carmine Tilli (28 anni, Casoli), Francesco Chiarieri (25 anni, Pianella) e Stefania Ricci (39 anni, Tocco da Casauria) hanno vinto il
bando del Ministero delle Politiche Agricole per la partecipazione al
Summer Fancy Food Show (29 giugno – 1 luglio 2014), la fiera più grande nel settore alimenti e bevande d’America, punto d’incontro internazionale del comparto insieme ad altre 46 aziende italiane. Le 4 giovani aziende – tutte ad indirizzo vitivinicolo e olivicolo – parteciperanno all’evento rappresentando l’Abruzzo attraverso i suoi prodotti principali. Si tratta di un’occasione promozionale unica, che valorizza la crescita di imprese caratterizzate dall’impegno e dalla professionalità dei giovani titolari. In Abruzzo l’agricoltura ha uno spiccato appeal tra le nuove generazioni, come confermano i dati dell’ultimo Piano di sviluppo rurale che ha visto l’insediamento di ben 1.200 giovani.
Pier Carmine Tilli, è titolare dell’azienda situata nel Comune di Casoli che produce vini ed olio biologici e si particolarizza per la nuova cantina in costruzione, progettata con una attenta valutazione di studio ambientale-architettonico e uno spazio dedicato alla degustazione di vino e prodotti gastronomici rigorosamente locali.
Chiara Ciavolich ha una lunga e antica storia alle spalle, iniziata nel 1853 dai suoi antenati e continuata fino ad oggi con amore dall’unica erede di una azienda con terreni a Loreto Aprutino e Miglianico, in cui si caratterizza anche per la prestigiosa vineria con agriturismo e le grotte di invecchiamento nello storico palazzo di famiglia.
Francesco Chiarieri, di Pianella, è titolare dell’azienda ereditata dal padre e alla quale ha saputo imprimere una grande spinta innovativa.
Stefania Ricci è titolare della Guardiani Farchione di Tocco da Casauria, che conduce insieme al marito Paolo; l’azienda ha un’estensione totale di 30 ettari di cui 10 coltivati a vigneto e 20 a uliveto, oltre ad una suggestiva cantina scavata nel tufo e nella pietra.