09.05.2013

Arriva la pasta con grano 100% italiano salva-occupazione

Inaugurato a San Clemente di Rimini il nuovo pastificio Ghigi. L’export traina la ripartenza

Nel 2007 aveva rischiato di sparire dalle tavole italiane a da quelle di mezzo mondo. Ma dopo il fallimento del dicembre 2007, lo storico pastificio Ghigi fu rilevato da un cordata di consorzi agrari, capeggiata dal consorzio dell’Adriatico (che copre il territorio da Forlì-Cesena ad Ascoli), che nel pieno della recessione mondiale ha deciso di sfidare la crisi puntando su innovazione, qualità e una integrazione di filiera tra agricoltura e industria che non ha precedenti. Il risultato è stato un piccolo miracolo perché nell’Italia del tasso di disoccupazione a due cifre, il pastificio Ghigi ha salvaguardato il posto di 36 lavoratori della precedente gestione oltre ad aver assunto 42 nuovi dipendenti, mentre altri 18 verranno assunti nei prossimi due anni.
Il nuovo pastificio è stato inaugurato lo scorso 7 maggio dal presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini, dal presidente di Ghigi, Filippo Tramonti e dal vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi.
L’idea-guida del nuovo management è stata la realizzazione di una pasta fatta con il 100 per cento di grano italiano. Nel panorama economico del nostro Paese si tratta di un progetto controcorrente, che si avvale del controllo della filiera da parte degli agricoltori, tramite i consorzi agrari coinvolti. È nato così un modello di filiera integrato tra agricoltura e industria unico nel suo genere, con gli agricoltori di almeno tre regioni (Emilia Romagna, Toscana, Marche) impegnati a fornire il grano necessario allo stabilimento, con la garanzia di un ritorno economico in base alla qualità del prodotto.
La filiera Ghigi è nata sotto l’egida della green economy, in cui l’utilizzo del grano italiano al 100 per cento consente un drastico abbattimento dei emissioni di CO2 lungo tutto il ciclo produttivo. Il contratto di coltivazione Ghigi assicura la tracciabilità di tutto il grano dal campo alla tavola, con il controllo dal seme al concime, al diserbo, fino allo stoccaggio e insilaggio gestito dai Consorzi Agrari. Lo stesso ritiro del prodotto avviene con macchine certificate no-Ogm.
La ripartenza del pastificio è avvenuta con i crismi dell’innovazione. Dalla tradizionale sede di Morciano, Ghigi si è trasferita a San Clemente di Rimini, dove con un investimento di 29 milioni di euro, è stato realizzato il nuovo stabilimento, su una superficie di 65 mila metri quadrati di cui 14 mila coperti. Il tutto con uno standard tecnologico d’avanguardia, in grado di produrre 430 mila quintali di pasta all’anno, che diventeranno 830 mila entro il 2015.
Punto di forza è l’esportazione. All’estero è infatti destinato l’85 per cento della produzione di cui il 45 per cento in Francia, con il brand leader Price e Ghigi; il 25 per cento in Germania, con il brand Mamma Lucia e Ghigi; il 15% negli Stati Uniti con il brand Ghigi, Arneo, Vesuvio e Delish (biologico); il restante 15% è suddiviso tra Corea, Etiopia, Spagna, Repubblica Ceca, Libia, Malta e Giappone. Particolarmente importante è il brand biologico Delish, in crescita negli Stati Uniti dove viene venduto dalla maggiore catena di farmacie americane, la Walgreens, con 8.000 punti vendita in tutti gli stati federali.
In Italia, attualmente pasta Ghigi viene distribuita in Emilia Romagna, nord delle Marche e Lazio, attraverso grande distribuzione, grossisti, negozi tradizionali, punti vendita del consorzio agrario Adriatico e botteghe di Campagna Amica.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

COOKIE POLICY

I cookie sono piccoli file di testo che i siti visitati inviano al terminale dell'utente, dove vengono memorizzati, per poi essere ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva.
Il Sito utilizza cookie tecnici, sia propri che di terze parti. Tali cookie, essendo di natura tecnica, non richiedono il preventivo consenso dell’Utente per essere installati ed utilizzati.
Il Sito utilizza, inoltre, cookie di profilazione di terze parti. Con riguardo a tali cookie, il consenso dell’Utente si assume prestato ogniqualvolta l’utente faccia click sul tasto “Accetto”, presente all’interno del banner che appare nella homepage. L’Utente può, in ogni caso, revocare in un secondo momento il proprio consenso all’installazione di tali cookie.

In particolare, i cookie utilizzati nel Sito sono riconducibili alle seguenti sottocategorie:
- cookie di navigazione o di sessione, che garantiscono la normale navigazione e fruizione del Sito. Non essendo memorizzati sul computer dell’utente, svaniscono con la chiusura del browser;
- cookie analitici, con cui sono raccolte e analizzate informazioni statistiche sul numero degli utenti e sulle visite al Sito;
- social widgets e plugin: alcuni widgets e plugin messi a disposizione dai social network possono utilizzare propri cookies per facilitare l’interazione con il sito di riferimento;
- cookie di profilazione, che sono utilizzati per raccogliere informazioni sulle preferenze e abitudini espresse dall’utente durante la propria navigazione e quindi rendere le inserzioni pubblicitarie fornite dalle terze parti più coinvolgenti e mirate.

Di seguito sono elencati i cookie di terze parti installati sul Sito. Per ciascuno di essi è riportato il link alla relativa informativa sul trattamento dei dati personali effettuato e sulle modalità per l’eventuale disattivazione dei cookie utilizzati. In merito ai cookie di terze parti, il Titolare ha unicamente l'obbligo di inserire nella presente policy il link al sito della terza parte. È a carico di tale soggetto, invece, l'obbligo dell'informativa e dell'indicazione delle modalità per l'eventuale consenso e/o disattivazione dei cookie.
- Google Analytics: Informativa | Opt Out

I cookie possono essere disabilitati dall’utente modificando le impostazioni del browser sulla base delle istruzioni rese disponibili dai relativi fornitori ai link elencati di seguito.

- Internet Explorer
- Mozilla Firefox
- Google Chrome
- Apple Safari
- Opera

Chiudi