22.01.2016
[:it]LARDO D’ARNAD DOP Il piccolo comune montano di Arnad è conosciuto in tutto il mondo per il famoso e squisito lardo locale, le cui origini si ritrovano in documenti risalenti al 1500. I suoi appassionati estimatori ritengono che la sua bontà sia dovuta principalmente alle modalità di allevamento dei suini che devono essere alimentati esclusivamente […]
[:it]LARDO D’ARNAD DOP
Il piccolo comune montano di Arnad è conosciuto in tutto il mondo per il famoso e squisito lardo locale, le cui origini si ritrovano in documenti risalenti al 1500.
I suoi appassionati estimatori ritengono che la sua bontà sia dovuta principalmente alle modalità di allevamento dei suini che devono essere alimentati esclusivamente con castagne, ortaggi e siero di latte. Ma non si deve dimenticare il contributo fondamentale anche all’insieme di spezie ed erbe aromatiche (aglio, rosmarino, alloro, chiodi di garofano, cannella, ginepro, salvia, noce moscata e achillea millefoglie) che conferiscono al lardo il suo tipico sapore delicato.
Il lardo si ottiene dalla lavorazione della spalla e dal dorso del maiale, adeguatamente sgrassata e successivamente squadrata, e dalla successiva maturazione nei “doils”, antichi recipienti in legno di forma cubica di castagno o di rovere.
Il lardo viene lasciato a stagionare per almeno tre mesi ed è durante questo periodo di riposo che il prodotto si concretizza, assumendo il profumo e le caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono. La sua tessitura è compatta, ma al tempo stesso morbida; al taglio ogni fetta è bianca, talvolta il cuore è normalmente rosato chiaro senza venature. Questa particolare consistenza fa sì che il prodotto si sciolga in bocca, sprigionando un sapore gradevolmente dolce. E’ prodotto in forme di diverse dimensioni ma ogni pezzo deve avere un altezza non inferiore a 3 cm e conservare sul lato la cotenna.
Il modo migliore per conservarlo è ricoprirlo di vino e bianco e collocarlo in vasi chiusi ermeticamente.
Il Lardo d’Arnad si può gustare con il caratteristico pane scuro valdostano, il “pan dur”, spalmato con miele, che ne esalta il sapore gradevolmente dolce o accompagnato da buon vino rosso locale. Può essere anche utilizzato come condimento in molti pietanze o come ingrediente di antipasti e piatti tipici locali.
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