La nostra storia è quella di uomini semplici, coltivatori della terra con passione e maestria, rispettando e seguendo i ritmi naturali che la realtà ci pone tra le mani. Nel 1958 Francesco e Amelia Bilotto ritornano da New York dopo un periodo di emigrazione e acquistano un’azienda agricola in località Martorano in agro di Montalto Uffugo coltivata a ficheto e oliveto secolare (fusti di diametro 60/90 cm). Nei primi anni il prodotto viene venduto alle grandi aziende commerciali di frutta secca, ma già negli anni ’60 l’abilità della nonna comincia a preparare in modo più elaborato crocette, palloni e jette (trecce) da vendere direttamente al mercato di Cosenza o da inviare per Natale ai parenti residenti in USA, Canada e Argentina. Da alcuni anni ci siamo dotati di un laboratorio artigiano adeguato alle normative H.c.c.p. che trasforma e valorizza la conservazione tipica del fico dottato del casentino arricchendola anche di pregevoli ricoperture di cioccolato extrafondente. I nostri fichi crescono naturalmente nel bacino del Mediterraneo, ma è in una piccola parte della provincia di Cosenza la media valle del Crati, (altitudine 300-600 metri sul livello del mare) che raggiunge, con la varietà autoctona (fico dottato) le caratteristiche organolettiche e di gusto più eccellenti: buccia sottile, frutto allungato, corpo cremoso, pochi e finissimi semi. L’azienda e’ nel comune di Montalto Uffugo, produce e trasforma frutta e verdura utilizzando antiche tecniche di lavorazione. I prodotti tipici sono fichi al forno fichi, clementine e cedro ricoperti di cioccolato cioccolatini ripieni di frutta, peperoncino, liquirizia,marmellata. Nel comune di Marano Principato, in via Cogliandro 20, ha un laboratorio con annessa vendita, aperto dal lunedi’ al venerdi’ ore 9-13 e 15-18. I prodotti si trovano anche a Cosenza in Via Oberdan.
Il fico, frutto costituito di fruttosio, ricco di energia e con grandi capacità nutrizionali, ben conservabile naturalmente, fu la scorta principale dei grandi viaggiatori e navigatori della storia, a partire da ULISSE come si narra nell’ODISSEA.
I fichi cotti al forno, conservati in grandi cassapanche in legno di castagno (cascione – capacità circa 3 ql), costituivano la scorta di energia e sostentamento della famiglia calabrese dell’autunno alla primavera, come dice un proverbio: “l’antichi ud’aviennu pane mangiavenu ficu” ( gli antichi non avendo il pane mangiavano fichi).
I fichi cotti al forno dal gradevolissimo gusto sono anche uno dei cibi preferiti dai ricchi e dagli uomini colti: furono una grande passione di PLATONE (detto philosicos, ovvero mangiatore di fichi).
VINI E ACETI
di vino
OLI E OLIVE
FRUTTA A GUSCIO
FRUTTA SECCA
FRUTTA
di cosenza dop