08.01.2021
Nell’anno appena trascorso si sono verificate lungo la Penisola anche un totale di 1.500 eventi climatici estremi che sono costati all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro nell'arco di 10 anni
Il 2020 è stato segnato in Italia da una media di più di quattro tempeste (4,1) al giorno tra grandinate, tornado, nevicate anomale, fulmini e bombe d’acqua che hanno provocato frane, esondazioni, gravissimi danni nelle città e nelle campagne ma soprattutto decine di vittime. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento all’annuncio del Copernicus Climate Change Service che il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello mondiale, a pari merito con il 2016, facendo registrare 1,25 gradi centigradi in più rispetto al periodo preindustriale.
Anche in Europa il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato secondo i dati di Copernicus mentre in Italia si classifica come il quinto più caldo dal 1800, con una temperatura di quasi un grado superiore alla media storica (+0,96 gradi) secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi 11 mesi.
Ma nell’anno appena trascorso si sono verificate lungo la Penisola anche un totale di 1.500 eventi climatici estremi. Si accentua infatti quest’anno la tendenza all’innalzamento della colonnina di mercurio ormai strutturale in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003.
Gli effetti si sono già fatti sentire a livello globale, europeo e nazionale con il divampare degli incendi e una drastica riduzione dei ghiacciai. Il cambiamento climatico si è manifestato peraltro con una evidente tendenza alla tropicalizzazione accompagnata da una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.
Il ripetersi di eventi estremi sono costati all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. L’agricoltura è infatti l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli.