20.09.2020
Il consumo degli italiani ha superato i 6 chili a testa all’anno e a essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se cresce la tendenza nelle diverse gelaterie a offrire “specialità della casa”
Il caldo anomalo spinge il consumo di gelato a settembre per difendersi dall’afa e godersi gli ultimi scampoli dell’estate, con un aumento stimato del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti delle alte temperature che in molte città hanno superato i 30 gradi, cambiando i comportamenti di acquisto. Un’opportunità resa possibile dalla presenza in Italia di ben 39mila gelaterie sparso lungo tutta la Penisola con un fatturato annuale di 2,8 miliardi di euro.
I consumi di gelato degli italiani hanno superato i 6 chili a testa all’anno secondo stime della Coldiretti e a essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se cresce la tendenza nelle diverse gelaterie a offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.
Nell’estate 2020 a pesare soprattutto nelle grandi città è stata la mancanza degli oltre 16 milioni di cittadini stranieri in Italia per motivi di vacanza durante i mesi di luglio, agosto e settembre, con le presenze che quest’anno sono praticamente azzerate dalle preoccupazioni e dai vincoli resi necessari per affrontate l’emergenza sanitaria, secondo l’analisi Coldiretti su dati Bankitalia.
La situazione è preoccupante considerato che nelle e gelaterie presenti in Italia sono occupati 74mila lavoratori e vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.
L’Italia ha perso il primato europeo della produzione di gelato e si colloca al secondo posto nella classifica dietro alla Germania che è con testa con 635 milioni di litri pari al 21% del totale Ue, mentre la produzione tricolore è di 554 milioni di litri secondo elaborazioni Coldiretti sui dati Istat.