22.05.2020
Molto simile al tonno, è un pesce di mare che in cucina si presta a innumerevoli preparazioni
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Appartenente alla famiglia Scombridae, la stessa del tonno, la palamita è un pesce pelagico che popola il Mar Nero, l’Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo. È molto diffusa nei mari italiani soprattutto nell’alto Adriatico, ma anche nel Tirreno e nei mari della Sicilia. Vive sia in acque alte che in quelle costiere nutrendosi di piccoli pesci come acciughe, sardine, anguille, ecc.
Spesso confusa con il tonnetto, questa specie ha una forma decisamente allungata con il dorso di colore azzurro, a volte addirittura blu, mentre i fianchi sono argentati e gli occhi molto piccoli. Rispetto al tonno le pinne della palamita, sia quelle dorsali che quelle pettorali e del ventre, sono più piccole. La bocca invece è molto grande e larga. Può arrivare fino a 90 cm di lunghezza per un peso di 11 kg. Normalmente però si aggira intorno ai 60 cm per 7 kg.
Per la pesca della palamita solitamente vengono utilizzati attrezzi quali reti a strascico, palangari, reti a circuizione e reti da posta. Viene pescata tutto l’anno, ma i mesi più proficui vanno da aprile a giugno e da settembre ad ottobre.
La palamita si può trovare sui banchi del pesce tutto l’anno, ma per un acquisto sostenibile se ne consiglia il consumo nei mesi da luglio a gennaio. È generalmente venduta a tranci, di conseguenza per accertarsi della sua freschezza occorre prestare attenzione al colore rosato e alla compattezza delle carni. Quando si trova intera le regole da seguire per verificare che il prodotto sia fresco sono quelle valide per tutte le altre specie, e cioè tenere conto dell’odore che deve essere gradevole, il colore vivo e brillante, le squame aderenti al corpo, le carni sode, le branchie rosse, e l’occhio sporgente.
Le carni della palamita sono molto saporite e gustose, e dal punto di vista nutrizionale è uno dei pesci azzurri più apprezzati. Viene considerata una vera e propria miniera di proprietà nutritive. È ricca di Sali minerali come fosforo, calcio, sodio e potassio, ma è anche un’ottima fonte di Omega-3, Vitamine, soprattutto del gruppo A, e proteine dall’alto valore biologico.
In cucina la palamita, pur essendo considerata una specie meno apprezzata del tonno, in realtà ha carni molto più saporite che si prestano ad innumerevoli preparazioni. Quella più utilizzata è la preparazione sott’olio. Ma si può consumare anche cotta al forno, in padella, al cartoccio o in umido, oppure per condire la pasta. Alcuni amano degustarla anche a crudo, in sfiziose tartare che hanno lo stesso procedimento di quelle del tonno.
Ricetta: Bocconcini di palamita alla mediterranea
Ingredienti per 4 persone:
500 gr. di filetti di palamita
20 olive taggiasche (o olive nere)
3 cucchiai di capperi dissalati
300 gr. di pomodorini
1 spicchio d’aglio
olio evo q.b.
farina per infarinare q.b.
½ bicchiere di vino bianco secco
Procedimento:
Dopo essersi fatti sfilettare la palamita dal pescivendolo tagliare i filetti a cubetti. In una padella antiaderente scaldare l’olio con lo spicchio d’aglio, i capperi, le olive ed i pomodori tagliati a cubetti piccoli. Cuocere per circa 5 minuti Nel frattempo infarinare i bocconcini di palamita e aggiungerli nella padella con il resto degli ingredienti. Scottarli da entrambe le parti per un minuto ciascuno e successivamente spruzzare con il vino bianco facendolo sfumare. Rosolate da una parte e dall’altra a fiamma viva cercando di non cuocere in maniera abbondante la palamita che potrebbe altrimenti diventare troppo asciutta. Spegnere e servire con un contorno di verdure grigliate o una bella insalata di stagione.