I CONSIGLI DI GIORGIO CALABRESE
18.12.2019
È un cereale, quindi sarebbe meglio nella dieta non abbinarlo a pasta o riso, per non esagerare con i carboidrati
Ma il pane fa ingrassare o no? È una domanda che il consumatore si pone e spesso si ha paura di eccedere con le calorie e di compromettere la propria linea. È un cereale e quindi sarebbe meglio nella dieta non abbinarlo a pasta o riso, per non esagerare con i carboidrati. Il pane ha un’ottima dose glucidi: circa il 67% nel pane bianco, in cui prevalgono gli amidi, e il 50% nel caso di quello integrale, che contiene tanta fibra non assorbibile.
Il pane bianco, cioè quello prodotto con farina 00, contiene mediamente 290 calorie per 100 grammi e anche un po’ di grassi, quantità che nel pane classico sfiora lo 0,5%, mentre è un po’ superiore (l’1%) in quello integrale. Il pane contiene poi carboidrati “complessi”, che fanno produrre lentamente l’insulina nel sangue e sazia più velocemente per essere scomposti e assorbiti, a vantaggio del senso di sazietà. Ci sono anche alcune proteine, specie il glutine (dal 7 al 9%), e infine, il pane apporta una discreta fonte di sodio, cloro, zolfo, potassio e ferro. Il pane integrale (anche di mais, segale o farro) deve essere scelto più frequentemente di quello bianco perché ha più proteine e vitamine. La versione integrale di questo alimento è infatti meno calorica (240 calorie circa all’etto), più ricca di acqua e di vitamine, in particolare del tipo B1, B2, PP ed E, contenute anche in quello bianco, ma in quantità decisamente inferiore.
Un fattore salutista importante è rappresentato dalla maggiore presenza di fibre vegetali, che fanno assorbire meno grassi e meno zuccheri introdotti coi vari cibi. Nel pane bianco con la farina raffinata ci sono, in media, solo 2 grammi di fibra ogni 100, di cui 0,3 è composto da cellulosa, mentre quello integrale arriva ad averne anche 5 volte di più, da 7 a 8 grammi circa, di cui 1,5 di cellulosa pura.
A cura di Giorgio e Caterina Calabrese