18.10.2019
Questa espressione segna la data in cui la domanda di risorse ecologiche e servizi naturali in un dato giorno eccede ciò che gli ecosistemi terrestri sono in grado di rigenerare in quell’anno stesso
Questa espressione, non molto diffuso nel linguaggio quotidiano, segna la data in cui la domanda di risorse ecologiche e servizi naturali in un dato giorno eccede ciò che gli ecosistemi terrestri sono in grado di rigenerare in quell’anno stesso. Il sovrasfruttamento naturale continua ad aumentare di anno in anno, prosciugando le nostre ricchezze naturali e mostrando le sue conseguenze nell’accumulo di rifiuti, deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità, e immissione di anidride carbonica in atmosfera che porta ai cambiamenti climatici e a seri fenomeni di siccità, incendi e uragani. Gli ultimi 20 anni hanno visto il sovrasfruttamento delle risorse aumentare sempre più, anticipando l’Earth Overshoot Day fino a tre mesi; nel 2019 questo giorno è caduto il 29 luglio, mai così presto da quando ha avuto inizio questo fenomeno devastante. In poche parole l’uomo sta utilizzando 1,75 pianeti terra all’anno, non permettendo agli ecosistemi di rigenerarsi in tempo.
Secondo i dati del Global Footprint Network, associazione no profit fondata da Mathis Wackernagel e co-ideatore dell’Impronta Ecologica, l’impronta ecologica dei paesi in via di svilippo è molto più bassa in quanto le popolazioni hanno meno accesso alle risorse naturali. È emblematico il caso dei paesi africani, molti dei quali non presenti tra le statistiche in quanto i livelli di povertà sono altissimi e l’accesso delle popolazioni locali alle risorse naturali sono scarse. Ma nonostante non siano presenti nelle tabelle dell’impronta ecologica non bisogna dimenticare che il continente africano è sfruttato e prosciugato dall’ingordigia dei paesi più ricchi e industrializzati.
L’esigenza di trovare un equilibrio costante tra uomo e natura è costante e imprescindibile dalla nostra esistenza. Il vero punto su cui focalizzarsi è se si vuole raggiungere questo equilibrio in seguito alle catastrofi naturali che già hanno iniziato a colpire il nostro pianeta o se si sceglie consapevolmente di cambiare per non avere un pianeta morente. Invertire rotta è possibile se si collaborasse su temi strategici come energia, alimentazione, città e popolazioni, risorse etc etc.. Le azioni e le opportunità di cambiamento potrebbero essere molte e potrebbero essere applicate molte buone pratiche su temi come lo spreco alimentare o l’agricolturale sostenibile, petizioni per la gestione delle risorse naturali in modo sostenibile, oppure discutere sul problema della sovrapopolazione e della povertà diffusa.
E sono proprio le tematiche agroalimentari che in primis interessano Fondazione Campagna Amica. Il suo impegno costante sul territorio cerca di diffondere e sviluppare un tipo di cultura agricola e alimentare differente, basata sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente e la rigenerazione ecosistemica, che contrasti gli sprechi alimentari e che recuperi la tradizione e le sue tecniche per cercare di ottimizzare le risorse naturali usate e non inquinare. Tramite una spesa sostenibile e consapevole presso la rete dei mercati di vendita diretta di Campagna Amica è possibile iniziare ad agire per invertire rotta e posticipare così l’Earth Overshoot Day. Un piccolo gesto che se attuato da migliaia di persone può realmente cambiare le sorti del nostro pianeta.