30.07.2019
È spesso poco considerata rispetto alla pesca poiché vi è una maggiore disinformazione a riguardo, ma se viene svolta nel rispetto dell’ambiente e del consumatore, può avere un valore molto importante per l’intero settore ittico
L’Acquacoltura è una vera e propria attività agricola zootecnica che consiste nell’allevamento di organismi acquatici attraverso l’utilizzo di tecniche che implicano forme di intervento umano. L’Acquacoltura può essere realizzata in mare, nelle valli, negli stagni e nelle acque interne, ed in funzione del tipo di ambiente di allevamento si distingue tra acquacoltura marina e acquacoltura di acqua dolce. Può essere praticata quindi sia in ambito naturale sia in ambito artificiale. In base all’ambiente in cui si svolge l’attività si possono allevare specie diverse. La quota maggiore di produzione oggi viene dalla mitilicoltura, ovvero l’allevamento di cozze, ma si possono allevare diverse varietà di pesci quali orate, spigole, trote, cefali, ma anche vongole e crostacei. Ma il potenziale dell’acquacoltura potrebbe essere molto più alto in termini di produzione.
Infatti l’acquacoltura è proprio il settore su cui puntano le politiche mondiali e comunitarie che mirano ad aumentare le specie allevate in maniera sostenibile. La sfida del futuro è quella di incrementare la produzione di proteine animali provenienti dall’attività di acquacoltura per venire incontro e soddisfare la richiesta globale che aumenta di anno in anno.
Quello che rende l’acquacoltura un’attività di qualità, tanto da valutare le sue produzioni tra le eccellenze del mondo zootecnico, è l’agire sempre nel rispetto dei principi di sostenibilità, dedicando una particolare attenzione all’ambiente e al benessere animale.
Le imprese del settore che lavorano attuando azioni e comportamenti a norma di legge ed utilizzano le opportune attrezzature sono in grado di assicurare la correttezza delle tecniche di allevamento e di conseguenza la qualità dei loro prodotti garantendogli così una regolare e costante presenza all’interno dei circuiti di vendita diretta. In questo modo le imprese riescono anche a stabilire un rapporto con il consumatore basato sulla trasparenza e sulla fiducia affinché esso possa acquisire una maggiore conoscenza e consapevolezza verso il pesce di allevamento.