14.06.2019
Una forza della natura che può diventare fonte di energia pulita e rinnovabile se utilizzata su piccola scala, senza impattare sul paesaggio e sull'agricoltura. Il 15 giugno un'intera giornata mondiale dedicata
Il vento è uno spostamento di una massa d’aria da una zona di alta pressione (area anticiclonica) verso una zona di bassa pressione (area ciclonica). Le masse d’aria si spostano a causa delle temperature dell’aria stessa dall’alto al basso e viceversa, mentre la rotazione terrestre attraverso il suo movimento crea un’altra forza, la forza di Coriolis, che imprime alle masse d’aria altre direzioni. Esistono differenti tipi di venti, ma i più noti sono: Tramontana, Grecale, Levante, Scirocco, Mezzogiorno – Ostro, Libeccio, Ponente e Maestrale.
L’importanza del vento si manifesta anche nella produzione di energia elettrica tramite l’eolico. A livello europeo, l’energia eolica rappresenta già il 18% della capacità elettrica, interessando soprattutto i paesi del nord. Inoltre la Commissione europea ha stabilito l’obiettivo di produrre energia tramite fonti rinnovabili al 27% entro il 2030.
Secondo i dati Anev[1], in Italia nel 2018 sono stati prodotti circa 17,3 TWh di energia eolica, quantità sufficiente a coprire i fabbisogni domestici di 17 milioni di persone. Ed è proprio grazie all’energia eolica che sono stati così risparmiati circa 21 milioni di barili di petrolio, equivalenti a 10 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.
I benefici derivanti dall’eolico sono quindi molteplici: oltre a quello ambientale, che vede annullato l’emissioni nocive per ambiente e salute, c’è anche quello economico a livello locale, nazionale e internazionale, che trova nell’eolico una valvola di sviluppo dell’industria locale e la creazione di posti di lavoro. Inoltre il comparto eolico ha la possibilità di ricevere finanziamenti che potrebbero giovare, ancor di più, sia al rilancio economico che di innovazione tecnologica. Ovviamente, lo sviluppo di questa tecnologia deve essere rispettosa del paesaggio e per questo la forma preferibile è quella di un eolico su piccola scala che riduca il più possibile l’impatto paesaggistico e non vada ad alimentare speculazioni.
Infine sottolineiamo come la produzione di energia tramite i venti sia un’alternativa valida alle fonti fossili, in quanto eliminerebbe l’emissione di gas serra e le minacce ad essa correlata, tutelando così la salvaguardia della biodiversità e dei diversi habitat naturali, senza dimenticarsi però di pianificare le installazioni dell’impianto in modo sostenibile evitando il più possibile ripercussioni sull’ambiente stesso e sulla biodiversità a scala regionale e locale. In quanto energia pulita e sostenibile, La Fondazione Campagna Amica sostiene e promuove l’utilizzo di questa fonte rinnovabile in particolare nella modalità di mini-eolico che permettere di produrre energia preservando il paesaggio.
[1] https://www.anev.org/wp-content/uploads/2019/06/Anev_brochure_2019web.pdf