I consigli del nutrizionista

I CONSIGLI DI GIORGIO CALABRESE

16.04.2019

Pasqua, quanti dolci mangiare restando in forma

Per le feste ci si può concedere qualche stravizio in più, basta seguire alcuni semplici accorgimenti. Come ad esempio quello di concedersi una fetta di colomba o un pezzo di cioccolata lontano dai pasti. Magari a merenda, accompagnandoli con un buon bicchiere di latte

Pasqua si avvicina e non vogliamo rovinare la nostra forma fisica, ma bisogna resistere alla terribile tentazione di colombe pasquali e uova di Pasqua, e, nel contempo, anche fare attenzione a cosa mangiare. Qualunque cosa si porterà in tavola, è bene stare attenti alla grandezza delle porzioni, assaggiando un po’ di  tutto ma non senza esagerare. In tutta Italia le festività di Pasqua e Lunedì dell’Angelo sono onorate a tavola con un gran sfoggio di dolci tipici della tradizione, preparati in casa oppure di fattura artigianale o industriale, con ricette differenti a seconda delle regioni. I dolci pasquali più diffusi sono la colomba e le uova di cioccolato, due tentazioni a cui è difficile resistere! Se assunte con moderazione e nel modo corretto, non è necessario rinunciare del tutto a queste dolci delizie, anche se si sta seguendo una cura dimagrante. Esistono anche dolci pasquali più ricchi di proteine e senza zucchero, adatti ai diabetici: in una parola, dolci pasquali dietetici.

La colomba pasquale è un dolce preparato con farina, uova, burro, zucchero, lievito naturale, scorze di agrumi canditi e glassatura alle mandorle. I valori nutrizionali sono molto simili a quelli del panettone natalizio: le calorie variano, a seconda della farcitura, tra le 400 e le 500 circa ogni 100 grammi, e l’elevato contenuto di grassi e zuccheri suggerisce a chi ha problemi di ipercolesterolemia di consumarne con molta moderazione. Una fetta di colomba non può mancare durante il pranzo pasquale o dopo la scampagnata del lunedì di Pasquetta! Un suggerimento utile per limitare l’apporto calorico è quello di scegliere una fetta di colomba priva di farcitura e mangiarla non a fine pranzo, ma a colazione o ancor meglio a merenda, magari accompagnandola con un buon bicchiere di latte.

Insieme alla colomba, l’altra presenza fissa nelle case degli italiani il giorno di Pasqua sono le uova di cioccolato, nate due secoli fa grazie alla creatività di un pasticciere torinese. Sul piano dietetico, meglio scegliere uova di cioccolato fondente, che hanno circa 500 calorie ogni 100 g, contro le 550 circa del cioccolato a latte. Il cioccolato amaro è inoltre un ottimo concentrato di energia ed è ricco di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie. Bisogna però fare  attenzione alle uova perché aumentano i livelli di insulina e favoriscono l’accumulo di adipe.

Anche nel caso delle uova di cioccolato, rimane invariato il consiglio di evitarle a fine pasto, mangiandole invece a merenda in abbinamento ad alimenti ricche di fibre, come il pane nero di segale o gallette di riso soffiato. Non avete saputo resistere alle tentazioni della tavola? Il periodo pasquale è anche un ottimo momento per dedicarsi all’attività fisica, meglio ancora se all’aria aperta! A Pasqua e a Pasquetta cogliamo l’occasione per fare una lunga passeggiata in campagna con tutta la famiglia a piedi o in bicicletta, per favorire la digestione e bruciare un po’ di calorie dopo i lauti pranzi.

a cura di Giorgio e Caterina Calabrese

 

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