I consigli del nutrizionista

I CONSIGLI DI GIORGIO CALABRESE

19.02.2019

Latte, tutto quel che c’è da sapere

Un alimento naturale che fa bene a tutti. Segui i consigli del nutrizionista per restare in salute

Negli ultimi mesi accanto alla parola “latte” se ne sentono di tutti i colori, senza una prova scientifica.  Il latte fa bene ed è salutare per tutti.

Quanto berne ogni giorno? Meglio intero o scremato o parzialmente scremato, pastorizzato, UHT, fresco o a lunga conservazione? La nuova piramide della Dieta Mediterranea suggerisce da una a tre porzioni al giorno di latte e derivati a basso contenuto di grassi. Considerando che una porzione di latte o yogurt equivale a 125 ml e una di formaggio fresco a 100 g, dopo una tazza di latte da 250 ml durante la giornata è bene ancora consumare una porzione di yogurt o di formaggio fresco.

Che differenza c’è tra il latte vaccino e quello di bufale, pecore, capre, cavalle e asine? La differenza sta nella composizione. Il latte d’asina, per esempio, è quello che si avvicina di più per contenuto in proteine al latte umano, 1,5 g per 100 ml contro 0,9 g. Il latte degli altri animali ha un contenuto proteico più elevato, 3,6 g quello vaccino. Il più zuccherino dopo quello umano, che ha 7,2 g di lattosio per 100 g, è quello di asina con 6,2 g di lattosio per 100 g, mentre dal punto di vista dei grassi il latte intero che ne contiene di più è quello di bufala e di capra con 7.5 g su 100 g.  Che differenza c’è tra una ricotta realizzata con latte di mucca rispetto a una prodotta con latte di pecora? Quella di pecora è mediamente più grassa, ma, grazie alla dimensione minore delle particelle di grasso rispetto a quelle di latte vaccino, può risultare più digeribile.

È meglio bere il latte intero o scremato o parzialmente scremato, pastorizzato, UHT, fresco o a lunga conservazione? Come sceglierlo? A seconda delle esigenze, per esempio di ogni quanto si fa la spesa e delle caratteristiche personali: per i bambini può essere più utile quello intero perché più ricco in vitamina D, per gli adulti con un’alimentazione varia quello parzialmente o totalmente scremato per ridurre l’assunzione di grassi animali.

Che differenza c’è tra latte confezionato e latte crudo? Il latte crudo viene venduto immediatamente dopo la mungitura e non subisce trattamenti. È necessario, quindi, consumarlo entro tre giorni e tassativamente dopo bollitura per scongiurare il rischio di infezioni e contaminazione microbica. Il latte confezionato può subire diverse procedure tra cui la più semplice, quella del latte fresco, è la pastorizzazione che consiste nel sottoporre il latte crudo per 15-30 secondi a temperature comprese tra i 63 e gli 80°C.

Il latte è davvero ricco di calcio e previene l’osteoporosi o è una bufala? Il latte è ricco di calcio e aiuta a prevenire l’osteoporosi. Non dimentichiamoci, però, che l’osteoporosi è una condizione che può insorgere da molteplici cause tra cui oltre a quelle nutrizionali vi sono anche quelle metaboliche e patologiche.

A cura di Giorgio e Caterina Calabrese

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