05.10.2018
Carmelo Troccoli - Direttore Fondazione Campagna Amica
Quello che avete di fronte è un atlante della Biodiversità di interesse agronomico che propone all’attenzione del lettore alcuni prodotti della nostra agricoltura che sono stati plasmati e curati nel corso dei secoli da migliaia di agricoltori e che oggi vengono restituiti, come patrimonio comune, a tutti gli abitanti del pianeta.
Non esageriamo affermando ciò! La biodiversità, come esplicitato più volte in questo volume, è minacciata fortemente da processi di “banalizzazione dei genomi” dovuti spesso all’incuria e molto più spesso a calcoli speculativi sul cibo da parte dell’agroindustria. Per questo motivo ogni singolo individuo di una specie, razza o varietà in via di estinzione o limitata a territori ristretti, rappresenta un vero scrigno da salvaguardare. È questo il motivo per cui la Fondazione Campagna Amica che mi onoro di dirigere, insieme e grazie a Coldiretti, ha avviato un grande progetto di riscoperta e valorizzazione di questi prodotti. Ciò è davvero di interesse per le due organizzazioni, tanto che si è deciso di denominare i prodotti individuati “Sigilli di Campagna Amica”. In questo primo anno, l’osservatorio sulla biodiversità di Campagna Amica ha censito un totale di 1.092 prodotti di cui 311 sono stati oggetto di approfondimento. Questi ultimi corrispondono alle PAT e alle razze animali che abbiamo deciso di proporre in questo atlante. Di essi trovate le notizie generiche relative alla storia e curiosità, le aziende in cui sono prodotti e i punti Campagna Amica dove sono commercializzati. I restanti saranno studiati e di anno in anno consegnati all’attenzione dei lettori con delle revisioni dell’atlante stesso. Inoltre, ovviamente, la platea dei prodotti aumenterà in quanto il lavoro di censimento sta proseguendo sul territorio nazionale. Quindi possiamo dire che abbiamo gettato il primo “mattone” di un lavoro lungo e complesso che ci vedrà impegnati con enti di ricerca, amministrazioni e aziende agricole.
Come è noto, Campagna Amica è un marchio di proprietà della Fondazione omonima, nata grazie all’impegno di Coldiretti che oggi racchiude in sé il meglio dell’agricoltura nazionale. Non solo. È la prima organizzazione europea se non mondiale che sotto il medesimo marchio organizza mercati strutturati e una rete di vendita diretta omogenea in tutta Italia. I numeri parlano chiaro: 7.452 aziende agricole, 1.000 mercati di vendita diretta, 2.323 agriturismi (dato luglio 2018). Perché citare questi numeri in un lavoro che riguarda la biodiversità agronomica? Perché non è presunzione dire che oggi Campagna Amica è la realtà che più di tutte porta sulle tavole degli italiani quei prodotti straordinari di cui sopra. Non me ne vogliate. Utilizzerò un’espressione forte: non è conservazione fatta nei “salotti” ma nel lavoro quotidiano della terra! Prima di norme, regolamenti e studi di ogni tipo viene lo sforzo di questi agricoltori custodi. Prima che qualche intellettuale giustamente sottolineasse i valori della biodiversità e qualche politico decidesse di dare degli indirizzi di gestione di questo patrimonio, c’erano e ci sono i contadini che con la loro passione e dedizione hanno permesso la conservazione di tale ricchezza. Oggi gli stessi contadini sono i protagonisti della valorizzazione, attraverso la vendita diretta, dei prodotti stessi. Solo così il loro lavoro, che è possibile toccare con mano nelle aziende agricole e nei mercati, può divenire “cultura” ed essere descritto nelle pagine di un bel libro.