LE RICETTE DEI NOSTRI CUOCHI CONTADINI
11.09.2018
Buono in cucina e ricco di sostanze nutritive, si presta a ricette dolci e salate
Il fico dâIndia o Opuntia ficus-indica, è una pianta grassa, originaria del Messico e giunta in Europa nel 1500. In Italia la troviamo soprattutto in Sicilia e in Calabria. Questo frutto, dall’aspetto che incuriosisce, nel nostro Paese non è molto conosciuto, ma nella macchia mediterranea spopola, soprattutto in quelle zone dove le piogge sono scarse, come appunto la Sicilia.
La pianta del fico d’india può raggiungere i 3 metri di altezza, i suoi frutti sono di colore giallo-arancio dalla forma allungata e sono ricoperti di spine. Nonostante lâaspetto poco invitante, in realtà è un alimento ricco di vitamina C e consumarlo significa fare il pieno di benessere.
ProprietĂ
La polpa è carnosa e succosa, estremamente ricca di acqua, vitamine, sali minerali, zuccheri e altre sostanze nutritive notevoli. I benefici per il corpo sono molteplici: prevengono il diabete, hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, ma anche diuretiche e dimagranti. Il contenuto di potassio è di aiuto nel controllo della pressione arteriosa e il calcio è di fondamentale importanza per la cura di denti e ossa. Questo frutto, inoltre, dona un senso di sazietà utile per chi ha sempre voglia di sgranocchiare qualcosa.
Le pale (per intenderci le foglie verdi e spinose) sono ricche di fibre e hanno pochissime calorie, ma come per tutti gli alimenti, se mangiati in gran quantitĂ possono avere controindicazioni: essendo diuretici sono sconsigliati a chi fa uso di farmaci particolari.
In cucina
La parte rossa del fico dâindia può essere consumata sotto forma di marmellate, per guarnire deliziose crostate, oppure a tocchetti in fresche insalate estive. Unâalternativa culinaria potrebbe essere anche un prelibato risotto, dove il fico dâindia, che rappresenta lâingrediente principale: viene dapprima fatto rosolare in padella con cipolla a tocchetti, sfumato con vino bianco e, infine, mantecato il tutto con burro e formaggio grattugiato.
Le pale sono ottime se cucinate come i comuni fagiolini, quindi private delle spine, lessate e infine condite con olio evo, aceto e una presa di sale.
E se avete voglia di un dolcetto sfizioso, provate le frittelle fatte con la buccia del fico dâindia: basta la pastella e lo zucchero a velo e potrete servire un dessert davvero alternativo.
Anche il delicato filetto di pollo si sposa bene con la polpa del fico dâindia che, passata in colino e aggiunta al pollo in cottura, rappresenta una gustosa alternativa alla piĂš comune passata di pomodoro.