LE RICETTE DEI NOSTRI CUOCHI CONTADINI
24.10.2017
Semplice o ripiena, ma sempre fresca e sfiziosa. Gli italiani tornano in cucina, complici le tante trasmissioni televisive a tema enogastronomico
Con una media di 23,5 chili all’anno pro-capite, gli italiani sono i maggiori consumatori mondiali di pasta. E amano anche farla in casa: grazie anche all’aiuto delle nuove tecnologie, in una famiglia su cinque (20%) si prepara pasta semplice o ripiena. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè divulgata in occasione del World Pasta Day che si festeggia il 25 ottobre in tutto il mondo.
Negli ultimi tempi si registra un ritorno al passato rispetto alle prime fasi dell’industrializzazione e urbanizzazione del Paese quando la conquista della modernità passava anche dall’acquisto della pasta piuttosto che dalla sua realizzazione in casa. Una tendenza confermata dal boom delle pubblicazioni dedicate, dalle chat su internet, dal successo delle trasmissioni televisive e dai corsi di cucina anche nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica.
Per gli italiani che dalle campagne e dai piccoli comuni affluivano nelle grandi città lasciare le tradizionali abitudini culinarie era una straordinaria e simbolica conquista del nuovo benessere mentre oggi con la riscoperta della genuinità come valore, il fatto in casa torna a valere di più del prodotto acquistato. Si cercano con attenzione la farine, magari utilizzando quelle degli antichi grani storici italiani, e quando non è possibile fare da soli si cerca comunque nello scaffale il prodotto che richiama alla genuinità e alla tradizione come dimostra la decisa svolta nazionalista della pasta, con la nascita e la rapida proliferazione di marchi che garantiscono l’origine italiana del grano impiegato al 100%. Del resto, sugli scaffali c’è ampia scelta: il nostro Paese è leader anche nella produzione industriale con 3,2 milioni di tonnellate, davanti a Usa, Turchia e Brasile.