20.10.2017
Una tendenza sempre più in aumento quella di consultare siti di recensioni per individuare il posto migliore dove recarsi
Quasi la metà degli italiani dà voti on line a ristoranti, trattorie o altri locali con il 47% della popolazione adulta che ha scritto nell’ultimo anno recensioni sul web sui pranzi o le cene consumati. È quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulla ristorazione in Italia presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti, che fotografa per la prima volta la tendenza a verificare su internet e tramite le app cosa si dice di un ristorante o locale, o anche a consultare i siti di recensioni per individuare il posto migliore dove recarsi. Analizzando i giudizi postati, il 58,2% degli italiani definisce di eccellenza la propria esperienza, il 36,8% buona o sufficiente e il 5% insufficiente. Tra le motivazioni più frequenti alla base dei commenti negativi sui ristoranti ci sono locali angusti, eccessivamente affollati o troppo rumorosi, tempi di attesa dei piatti eccessivamente lunghi, scortesia o scarsa attenzione del personale anche al momento dell’accoglienza nel locale. Meno frequenti i giudizi molto negativi sulla qualità del cibo e sull’inadeguatezza della preparazione del piatto.
Il rapporto Coldiretti/Censis prende in esame anche le recensioni postate dai clienti stranieri, che si rivelano meno severi di quelli italiani. Qui il 66% dei commenti esprime, infatti, un giudizio eccellente circa la propria esperienza di ristorazione in un preciso locale, il 30,3% ha scritto una recensione buona o sufficiente e solo il 3,7% ha espresso una valutazione negativa. Se si analizzano, però, le recensioni per locale solo il 5,6% dei ristoranti valutati rientra nella categoria Top, cioè che hanno saputo garantire ai clienti un’esperienza di assoluta eccellenza in tutte le dimensioni considerate, dalla qualità del cibo alle caratteristiche del locale fino al servizio al personale. Il 28,2% ha ottenuto una valutazione molto buona, il 36,3% buona, il 19,3% media e il 10,6% negativa. Un fenomeno di cui la ristorazione si trova oggi costretta a tenere sempre più conto. La social reputation, e nello specifico la web reputation è diventata fattore ineludibile del successo o insuccesso di un locale. La capacità del ristoratore di offrire un’esperienza positiva al cliente influisce anche sull’abitudine a lasciare mance, abituale tra gli stranieri.
Secondo quanto emerso dal rapporto Coldiretti/Censis americani, tedeschi ed inglesi salgono nell’ordine sul podio della generosità al ristorante e si classificano tra i clienti stranieri che lasciano le mance più grosse. A seguire ci sono russi, francesi e spagnoli mentre in fondo alla classifica cinesi e giapponesi. A tanta munificenza corrisponde però anche una certa ingordigia tanto che i clienti dagli Usa e dalla Germania sono quelli che, secondo i ristoratori italiani, mangiano di più mentre i più parchi sono i cinesi. Russi e francesi si pongono invece alla testa dei clienti stranieri più esigenti.
“Con un terzo del budget degli stranieri in vacanza in Italia che è oggi destinato alla tavola occorre alzare ulteriormente l’asticella della qualità dell’offerta, continuando sulla strada che ha portato il nostro Paese a conquistare la leadership mondiale nel turismo enogastronomico”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “il nostro futuro è legato alla capacità di tornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo”.