11.10.2017
Il blocco delle attività della flotta italiana continua solo nel tratto di costa da Livorno a Imperia fino al 31 ottobre
Dopo lo stop al fermo pesca, tornano in mare i pescherecci dallo Ionio al Tirreno nel tratto di costa da Brindisi a Civitavecchia che riforniscono anche la Capitale. Il via libera avviene dopo un mese di blocco e segue quello già scattato in tutto l’Adriatico. Largo, dunque, a fritture e grigliate a “miglio zero” realizzate con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto congelato o straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano.
Il via libera è importante per la flotta italiana in un momento in cui si registra un trend positivo nei consumi, con un balzo del 7% negli acquisti di pesce nel primo semestre del 2017 (dati Ismea). Il fermo delle attività continua solo nel tratto di costa da Livorno a Imperia fino al 31 ottobre, dove però è disponibile il pescato proveniente dalle altre zone nazionali in cui non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare. Secondo quanto assicurato a livello istituzionale, si tratterà dell’ultimo anno di applicazione dell’attuale formula del fermo biologico che si è manifestato fallimentare. L’auspicio è che dal 2018 si possa mettere in campo un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie.