È piuttosto facile notare come il comportamento e le preferenze dei consumatori tendano a modificarsi rapidamente nel tempo. Ecco un elenco delle cause più comuni di variazione degli stili di acquisto e di consumo facilmente identificabili.
• L’economia generale: lo scenario economico, il cui aspetto fondamentale è il grado di incertezza, influenza la propensione al consumo o al risparmio dei nostri clienti: se l’incertezza è alta, i consumatori possono sentire il bisogno di spendere meno e a risparmiare di più, perché “non si sa mai”.
• Il cambiamento sociale: questi mutamenti possono essere temporanei o permanenti. Con riferimento ai consumi alimentari tre sono stati (e sono tuttora) i principali cambiamenti delle società occidentali: il lavoro e la carriera femminile, l’aumento dell’età media e le famiglie meno numerose
• Il cambiamento culturale: è l’aspetto che muta più velocemente, di cui vanno evidenziate alcune tendenze importanti: la trasparenza, l’identità del cibo e la genuinità, il concetto del “magiare meno ma meglio”, l’esperienza di acquisto, l’etica ambientale, la salute.
• La tecnologia: dà accesso a informazioni più o meno affidabili, permette il confronto di qualità e di prezzo, diffonde mode e può aumentare/peggiorare la reputazione di un brand, crea nuovi canali di distribuzione. La tecnologia non è solo legata al web e alle informazioni, ma riguarda anche i metodi e i controlli di processo e quindi la qualità dei prodotti.
La sostenibilità applicata a un sistema agricolo
Dopo aver osservato brevemente le variabili del cambiamento soffermiamoci a ragionare sul concetto di sviluppo sostenibile, che implica la convergenza di tre pilastri: progresso economico, equità sociale e protezione dell’ambiente.
L’idea di sostenibilità nasce durante il primo Vertice Mondiale della Terra a Rio nel 1992, ma non esiste una sola definizione universale di sostenibilità:
1) Rispondere alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.
2) Migliorare la qualità della vita umana rimanendo entro la capacità di carico degli ecosistemi che supportano la Terra.
3) Un processo di cambiamento in cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico ed i cambiamenti istituzionali sono tutti in armonia per soddisfare i bisogni e le aspirazioni umani.
Cosa è la sostenibilità per un sistema agricolo?
Abbiamo diversi modi per interpretare la sostenibilità in agricoltura.
Ecco alcuni esempi tra i più diffusi: gestione integrata dei parassiti (IPM), difesa del suolo, pascolo di rotazione, qualità dell’acqua, diversità delle colture e colture di copertura, gestione dei nutrienti.
In quanto imprenditori agricoli, possiamo provare ad assumere già da subito un approccio più sostenibile condividendo alcune pratiche che possano contribuire contemporaneamente alla redditività della nostra azienda a lungo termine, alla tutela ambientale e alla qualità della vita rurale.
Possiamo anche contribuire alla sostenibilità attraverso l’impiego della vendita diretta nei
mercati di Campagna Amica: questa prassi abbrevia la distanza tra produttore e consumatore, garantendo la freschezza e la conoscenza diretta dei prodotti e della loro “storia” produttiva e riducendo gli impatti ambientali legati al trasporto e agli imballaggi nel rispetto dell’ambiente.
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