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Cominciamo subito con il ricordarvi di annaffiare spesso le vostre piante in questo periodo torrido (preferibilmente fatelo di sera), detto ciò sarà importante controllare anche i sostegni. Ma non solo. Vi consigliamo anche di prevedere una pacciamatura che garantisca la copertura del terreno, favorendo così una minore traspirazione e la crescita di infestanti, ma soprattutto preparate un’offensiva valida per contrastare la minaccia che viene dal cielo: gli uccelli selvatici.
Sono animali bellissimi che naturalmente cercano sostentamento nei nostri orti, beccando i prodotti più o meno maturi. Generalmente sono i granivori e gli onnivori quelli da temere perché gli insettivori teoricamente invece dovrebbero essere ben accetti. Quindi via libera a balestrucci, rondini e cince, attenzione a cornacchie, passeri e storni, tanto per citarne alcuni.
Le modalità migliori sono quelle che sfruttano il movimento indotto dal vento di oggetti metallici e rumorosi. Strisce di carta argentata opportunamente sistemate sui rami possono spaventare questi visitatori. Ogni tanto sarebbe opportuno variare la loro posizione in modo da “spezzare” anche l’abitudine e rinnovare la minaccia percepita dall’avifauna. Qualche filo di nylon scoraggerà anche i più coraggiosi. Tra le piante possiamo anche sistemare degli spaventapasseri anche a forma di gatto o cane, potrebbero essere un buon deterrente sempre seguendo il consiglio precedente di cambiargli posto ogni tanto.
Per gli amanti degli uccelli, possiamo pure pensare di creare delle esche da sacrificare per la “salvezza” delle altre piante. Il gelso è l’alberello che potrà soddisfare queste esigenze. Una volta cresciuto vedremo i nostri amici con le ali concentrarsi sulle more dell’albero dimenticando i prodotti dell’orto.