Non solo paesaggi e tramonti. Tra gli scatti più gettonati dell’estate arriva la food selfie mania, con più di un italiano su tre (38%) che ha postato ad amici e conoscenti oppure sui social fotografie dei piatti consumati al ristorante o preparati in cucina durante le vacanze. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè che conferma come il cibo sia il vero valore aggiunto in qualunque parte del mondo ci si trovi.
L’autoscatto alimentare è una passione che contagia in vacanza almeno qualche volta il 26% degli italiani, spesso il 9% e regolarmente il 3% dei turisti. Una testimonianza del valore della cultura del cibo, che si è affermata come momento di socializzazione sul web anche nel tempo libero. La cucina, insomma, è tornata ad essere un’attività gratificante come mai era avvenuto dal dopoguerra. Un importante momento di socializzazione, che si traduce in vere proprie sfide del gusto a colpi di immagini dell’ultima prelibatezza sfornata o del piatto curioso ordinato in vacanza che viaggiano in rete e diventano oggetto di animate conversazioni tra parenti e amici.
Non è un caso che per il 63% degli italiani in vacanza è rilevante la spesa per pranzi, cene e acquisti prodotti tipici. Durante le vacanze estive il 39% degli italiani ha scelto di privilegiare per mangiare principalmente il ristorante, l’11% la pizzeria, l’8% negli agriturismi con la stessa percentuale di pub, fast food e ambulanti, ma c’è anche un consistente 22% che preferisce cucinare per allietare le serate di familiari e amici. In ogni caso, si risparmia sull’alloggio piuttosto che sulla spesa per il cibo con il 79% dei vacanzieri che preferisce assaggiare quello locale mentre solo il 19% ricerca i sapori di casa e il resto si affida alla cucina internazionale.
Il 36% degli italiani in vacanza acquista
prodotti alimentari tipici come souvenir da donare a se stessi o agli altri. Una tendenza favorita dalla spinta verso spese utili con l’acquisto di
prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve piuttosto che gadget, portachiavi, magliette. L’acquisto di prodotti tipici al rientro delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto,
aziende e
mercati degli agricoltori di Campagna Amica,
feste e
sagre di ogni tipo.
La ricerca dei prodotti tipici è diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico grazie a 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma che ha conquistato anche il primato “green” con quasi 60mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm a tutela del patrimonio di biodiversità.