di Giorgio e Caterina Calabrese
Il Natale è ormai alle porte e sulle tavole delle famiglie che vogliono rispettare la tradizione del cenone di magro, la sera del 24 dicembre ci sarà moltissimo pesce. È una buona occasione per parlarne, e spiegare che mangiare pesce regolarmente è importante per il corretto sviluppo del corpo umano. Secondo due recenti ricerche, infatti, un’alimentazione ricca di pesce e di omega 3 non solo migliorerebbe le performance cognitive, ma potrebbe diminuire l’incidenza di allergie.
Ma quale pesce scegliere? Sicuramente il pesce azzurro, che vive prevalentemente a media profondità, si può mangiare 3-4 volte a settimana, sempre rigorosamente cotto. In generale la composizione in grassi del pesce è migliore delle carne, tanto che anche i pesci più grassi, come l’anguilla, sono sicuramente meno grassi di una bistecca. È preferibile però il pesce azzurro, scegliendo quello di media dimensione: i pesci mangiano altri pesci e un merluzzo di 200 grammi contiene meno sostanze inquinanti di un merluzzo di grandi dimensioni.
Un altro consiglio, sempre riferito all’inquinamento, è quello di acquistare pesci che vivono a media profondità invece di quelli di superficie, dove si possono trovare idrocarburi e loro derivati, e di quelli del fondale dove si depositano metalli pesanti e altri veleni. Tra i pesci di acqua dolce sono molto salubri i salmonidi, cioè salmoni e trote, che vivono in acqua corrente ma sono molto sensibili all’inquinamento.
Il pesce crudo deve essere abbattuto termicamente o cucinato in modo corretto, per debellare il pericoloso parassita Anisakis, dannoso per la salute. Il pesce congelato o surgelato non ha grandi differenze a livello di valori nutrizionali. Anche il pesce sotto plastica non è l’optimum; al supermercato è sempre meglio scegliere pesce congelato, surgelato o, al limite, conservato in vetro.
A cura di Giorgio e Caterina Calabrese