Non solo carri, sfilate e maschere: il divertimento passa anche per la gola. Sono almeno 12 milioni di chili di dolci tipici di carnevale quelli consumati dagli italiani. È una vera e propria riscoperta delle tradizioni locali, con il ritorno alla preparazione casalinga come momento di aggregazione per grandi e piccini.
Berlingozzi e cenci in Toscana, cicerchiata in Abruzzo, brugnolus e orillettas in Sardegna, galani in Veneto, sfrappole in Emilia Romagna, bugie in Liguria, chiacchiere in Basilicata, struffoli e sanguinaccio in Campania, crostoli in Friuli, frappe e castagnole nel Lazio, pignolata in bianco e nero in Sicilia e grostoi in Trentino, sono solo alcune delle specialità gastronomiche censite a livello regionale che gli italiani riscoprono nei giorni di carnevale. E se sono numerose le panetterie e le pasticcerie che offrono la possibilità di acquisto non manca chi si dedica alla preparazione casalinga per risparmiare ma anche per il piacere di esprimere la propria creatività personale nella realizzazione di dolci da offrire in famiglia o a parenti e amici. Partendo da ricette regionali che utilizzano soprattutto ingredienti semplici come farina, zucchero, burro, miele e uova è possibile fare una ottima figura spendendo meno di 5 euro al chilo compresi i consumi energetici per la cottura.
Al contrario, per l’acquisto al forno o in pasticceria si spendono dai 15 ai 30 euro al chilo, prezzi sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno. La preparazione casalinga offre anche la possibilità di assicurarsi la qualità e la freschezza degli ingredienti, che fanno la differenza sul risultato finale, a partire dalle uova e dal miele che possono essere acquistati anche nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, dove spesso sono offerti anche dolci della tradizione contadina che nulla hanno a che fare con i prodotti industriali low cost.
Una porzione di 50 grammi di frappe contiene circa 235 chilocalorie. Quindi un consumo moderato non ha effetti drammatici sulla dieta e sulla salute. Anche perché la privazione in un momento di festa, soprattutto per i più piccoli, può avere effetti negativi sull’umore.
Il Carnevale prende le mosse dalla tradizione della campagna, dove segnava il passaggio tra la stagione invernale e quella primaverile e l’inizio della semina nei campi che doveva essere festeggiata in grande. I banchetti carnevaleschi sono molto ricchi di portate perché una volta, in questo periodo, si usava consumare tutti i prodotti della terra non conservabili in vista del digiuno quaresimale.
Frappe fatte in casa, ecco gli ingredienti
Perché comprarle in pasticceria? Ecco cosa occorre per prepararle in famiglia
500 g di farina
100 gr di zucchero
50 g di burro
3 uova intere
1 pizzico di sale
1 bicchiere vino bianco
1 litro di olio di semi per frittura