Lo smog torna nelle città italiane a causa delle temperature minime più elevate di 3,9 gradi rispetto alla media stagionale, dopo un mese di gennaio caratterizzato da nevicate record e violenti nubifragi nel Centro Sud. È quanto emerge dai dati Ucea relativi alla prima decade del mese di febbraio, con la fioritura anticipata delle mimose e delle gemme delle piante da frutto pronte ad aprirsi.
Questa situazione anomala si riscontra lungo tutta la Penisola, in particolar modo nel Nord Est dove le coltivazioni sono in tilt, ingannate da una finta primavera, ma che le rende vulnerabili ad un eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili. Tutto questo potrebbe aggravare il pesante bilancio delle perdite che si sono verificate all’inizio dell’anno a causa di precipitazioni violente, con danni stimati di oltre 400 milioni. Cambiamenti climatici sempre più frequenti nel corso degli anni, con sfasamenti stagionali ed eventi straordinari che si ripercuotono con effetti pesanti sull’agricoltura italiana. Un settore che negli ultimi 10 anni ha subito danni per 14 miliardi di euro.