13.01.2017

Ortaggi, consegne dimezzate a causa dell’ondata di freddo

Ecco tutti gli aggiornamenti, con la situazione monitorata regione per regione

Sono praticamente dimezzate le consegne di ortaggi invernali sugli scaffali per effetto del maltempo che ha decimato i raccolti delle regioni del centro sud dalle quali provengono, in questa stagione, la maggioranza delle produzioni presenti sul mercato. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti di freddo e gelo sui consumatori e sugli agricoltori, con la prima conta dei danni regione per regione resa possibile dalla pausa concessa dalle perturbazioni. Dalle bietole agli spinaci, dalla lattuga ai cavoli, dai finocchi ai carciofi, dalle zucchine fino alle rape sono disponibili in quantità ridotte sugli scaffali di negozi e supermercati mentre alcune referenze specializzate, come i broccoletti di Anguillara sono addirittura introvabili.
Inevitabili i rifessi sui prezzi di vendita in una situazione in cui i prezzi degli ortaggi mediamente triplicano dal campo alla tavola secondo l’analisi della Coldiretti. E gli effetti rischiano di protrarsi nel tempo per i danni strutturali causati alle piante da frutto a causa del peso della neve. Dalla Puglia alla Basilicata, dalle Marche al Lazio, dall’Abruzzo al Molise, dalla Sicilia alla Calabria sono almeno diecimila le aziende agricole in situazioni difficili a causa del maltempo sia nell’attività di allevamento che nella produzione di ortaggi invernali prossimi alla raccolta, dai carciofi alle rape, dai cavolfiori alle cicorie, dai finocchi alle scarole. Ma vediamo in dettaglio la situazione.

Puglia. Una prima timida stima del danno accertato nelle campagne è superiore al momento ai 110 milioni di euro anche perché clementine e arance sono irrimediabilmente rovinate dal gelo, i tendoni di uva da tavola sono crollati sotto il peso della neve e il freddo ha fatto crollare del 30% la produzione di latte come è avvenuto peraltro in altre Regioni dove è presente l’allevamento.
Sicilia. Alla drammatica situazione che gli agricoltori siciliani stanno vivendo a causa del maltempo per le produzioni orticole si aggiunge la speculazione sul costo del foraggio soprattutto nelle aree interne: una balla di fieno costava 2 euro ed ora arriva anche a 6 euro, un prezzo che aumenta ancora per il trasporto.
Calabria. Da una prima ricognizione, la neve e il gelo hanno causato notevoli danni e distrutto centinaia di ettari di frutta pronta per la raccolta, in particolare agrumi, e si teme per la filiera del bergamotto oltre che per gli ortaggi quali zucchine, cipolle, finocchi, piselli e fave. Le bassissime temperature hanno distrutto anche le coltivazioni in serra che hanno subito altresì un forte aumento dei costi di riscaldamento, ma anche l’allevamento al pascolo registra disagi per la mancanza di foraggio.
Lazio. L’ondata di gelo ha colpito con una violenza particolare le zone a spiccata vocazione agricola, distruggendo produzioni specializzate come i broccoletti da Anguillara e riducendo i volumi di finocchi, carciofi e cavoli resi tradizionalmente disponibili nelle aree più vocate.
Abruzzo. Gravi difficoltà per le produzioni orticole sono segnalate anche per i problemi di viabilità che ostacolano la consegna delle produzioni che si sono salvate.
Molise. Interi campi di ortaggi sono gelati facendo registrare una perdita, ad oggi, di oltre il 50% del raccolto. Serre e capannoni sono crollati sotto il peso della neve e decine di quintali di latte andati perduti a causa del mancato ritiro dovuto alla difficile percorribilità delle strade.
Basilicata. Sono centinaia le aziende agricole che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta, dai carciofi alle rape, dai cavolfiori alle cicorie, dai finocchi alle scarole, per effetto del gelo che ha bruciato le piantine, ma anche gravi danni si sono verificati sugli agrumeti che hanno ceduto sotto il peso della neve.
Marche. I problemi maggiori si segnalano sulle coltivazioni di finocchi, che il gelo ha letteralmente “lessato”, con cali di produzioni che in molti casi sono pari al 100 per cento. Ma la situazione è simile anche per cicorie, rape e insalata scarola con problemi che si segnalano anche alle lattughe e alle piante di carciofo, mentre si sono sinora salvati radicchi e broccoli. Ad aggravare i danni del gelo è stato, sulla fascia costiera adriatica e sulle colline vicino al mare, il vento carico di salsedine, che ha contribuito a bruciare gli ortaggi e le gemme degli alberi da frutto. Le violente raffiche di qualche giorno fa hanno causato anche la rottura dei rami delle piante di pesco, susine e mele.
 
Gli effetti del gelo sulla tavola e nei campi
•        Tagliate del 50% le consegne di ortaggi sugli scaffali
•        Colpite almeno 10mila aziende agricole
•        La Puglia è la regione più colpita con 110 milioni di euro di danni
•        Colpite dalle bietole agli spinaci, dalla lattuga ai cavoli, dai finocchi ai carciofi, dalle zucchine fino alle rape
•        Ridotta del 30% la produzione di latte nelle aree colpite
•        Ingiustificati aumenti per mele, pere e kiwi che sono già stati raccolti
•        Prezzi degli ortaggi triplicano dal campo alla scaffale
•        Verificare origine nazionale degli ortaggi in etichetta
Fonte: Elaborazioni Coldiretti

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