Mangiare italiano fa bene non solo all’economia, ma anche alla salute. Lo dimostra l’ultima relazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nella quale si evidenzia che il 6,5% per i campioni di cibi analizzati provenienti da paesi extracomunitari conteneva residui superiori ai limiti di legge. Oltretutto, con la presenza di tracce di pesticidi non approvati nell’Ue. Al contrario, secondo il National summary reports on pesticide residue pubblicato dall’Efsa, appena lo 0,3 per cento dei prodotti Made in Italy contiene residui chimici oltre il limite mentre la percentuale sale all’1,6 per cento per i prodotti di origine comunitaria.
Non solo quindi i prodotti alimentari italiani sono quasi ventidue volte più sicuri di quelli extracomunitari per quanto riguarda il contenuto in residui chimici, ma l’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp. Abbiamo anche la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico e difendiamo con convinzione la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati. L’Italia detiene pure il record europeo della biodiversità, con 55.600 specie animali pari al 30% delle specie europee e 7.636 specie vegetali. Un primato raggiunto anche grazie al fatto che il nostro è l’unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 285 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg.