06.10.2016

Sisma: arriva fieno salva mucche in vista dell’inverno

Sono 3300 posti a rischio in agricoltura in un territorio in cui ci sono 7 stalle ogni 100 abitanti

Un carico di cinquantamila chili di paglia e fieno, per assicurare l’alimentazione del bestiame delle stalle distrutte di Amatrice, è stato consegnato alla tensostruttura realizzata dalla Coldiretti a Sommati. Il carico servirà a sfamare gli animali durante l’inverno nelle aree del sisma. L’iniziativa è di alcuni pastori marchigiani della Coldiretti che hanno deciso di privarsi di parte del loro raccolto come concreto segno di solidarietà per consentire ai colleghi di non abbandonare l’attività e sostenere la ripresa.
L’arrivo delle basse temperature rischia di aggravare una situazione già difficile dopo che si è ridotta la produzione di latte a causa dello stress al quale sono stati sottoposti gli animali. Sono state dichiarate inagibili almeno la metà delle case rurali, dei fienili e delle stalle nelle campagne dove per garantire la mungitura e l’alimentazione del bestiame il lavoro non si è mai fermato e ci si prepara ad affrontare l’inverno in una situazione in cui, a differenza di quanto avviene nelle città, la stragrande maggioranza non può lasciare la propria azienda agricola per continuare ad accudire gli animali.
 A rischio migliaia di posti di lavoro. Sono 3.300 i posti di lavoro a rischio nelle campagne nei territori dei 17 comuni che hanno subito danni strutturali gravi e che si contraddistinguono per un’elevata densità di aziende agricole che sono oltre 7 ogni 100 abitanti, rispetto alla media nazionale di 2,7%.  È quanto emerge dal primo bilancio dei danni elaborato dalla Coldiretti nelle campagne di Amatrice, dove ad un mese dalle prime scosse è stato consegnato il primo modulo abitativo agricolo all’azienda Cavezzi Valeria, gravemente colpita dal sisma con la morte del figlio di 13 anni e la perdita di casa e stalla nella frazione di Roccapassa di Amatrice. Il modulo è stato inaugurato nella frazione di Sommati, dove la grande tensostruttura della Coldiretti sarà utilizzata come “maxicambusa” per i mangimi necessari per garantire l’alimentazione degli animali durante l’inverno nelle aree del sisma.
Tra manodopera familiare ed esterna, le campagne delle zone colpite danno lavoro a migliaia di persone, contribuendo in modo importante all’economia di quei territori. Sotto il profilo dell’orientamento produttivo emerge che la percentuale maggiore di superficie agricola utilizzata è destinata a prati permanenti e pascoli (71,7% rispetto al 26,7% del dato nazionale), a conferma del deciso orientamento verso le attività di allevamento con 55961 animali e il prevalere quasi ovunque delle pecore anche se i bovini sono presenti a Norcia, Cascia ed Amatrice.
Le aziende agricole censite nell’area del cratere sono 1894, di cui quasi il 35% (pari a 658 aziende) presenti nei territori perugini dell’Umbria, seguiti dalle Marche (582), dall’ Abruzzo con 372 e dal Lazio con 282 aziende nel reatino delle quali 181 ad Amatrice, le più danneggiate. La maggior parte delle aziende sono di tipo familiare condotte direttamente dal coltivatore (91,9%) e sono strutturate in forme giuridiche prevalentemente individuali (88,2%) L’agriturismo tocca quota del 25% ed è particolarmente presente nei comuni dell’Umbria (33%), soprattutto a Norcia (50%) e a Preci (75%) mentre nelle Marche le quote principali sono a Montefortino (45,5%), Montegallo (50%) e Montemonaco (85,7%).
In corso le verifiche di agibilità. Anche le verifiche di agibilità sono in fase avanzata con risultati purtroppo preoccupanti per chi sarà costretto a trascorrere l’inverno nella propria azienda per non lasciar soli gli animali con la produzione di latte nelle campagne terremotate crollata di almeno il 30% per le migliaia di scosse che hanno stressato le mucche costrette a vivere all’aperto anche con il maltempo. Gli animali sono particolarmente sensibili ai cambiamenti ambientali che creano in loro agitazione e stress riducendo di conseguenza la produzione di latte, nonostante l’impegno messo in campo dalla Coldiretti per garantire le migliori condizioni di benessere possibili.
Dopo le difficoltà iniziali nessun litro di latte viene piu’ gettato dalle stalle di Amatrice grazie al lavoro fatto per garantire ogni giorno la mungitura e l’alimentazione delle mucche sopravvissute, raccogliere quotidianamente il latte su strade dissestate o chiuse. Un risultato reso possibile con la collaborazione dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA) sulla base delle richieste ha consegnato carrelli per la mungitura e generatori di corrente e i Consorzi Agrari d’Italia (CAI) sono impegnati a fornire cibo per l’alimentazione degli animali. Nelle aree colpite dal sisma si è avviato l’anticipo del pagamento dei fondi comunitari dovuti alle imprese agricole su iniziativa del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che insieme allo stop alle bollette, alla moratoria dei debiti da parte degli Istituti di credito, alla sospensione delle scadenze fiscali e dei versamenti sono misure necessarie per lenire una situazione di grave difficoltà e creare i presupposti per interventi di carattere strutturale.

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