Presto sulle nostre tavole arriveranno vongole più piccole. L’Europa ha detto infatti il primo sì alla possibilità di raccogliere i molluschi bivalvi con una taglia minima di 22 millimetri anziché 25. Una novità importante che il settore aspettava da tempo, visto il consolidarsi dei cambiamenti climatici che hanno “rimpicciolito” le vongole al di sotto della taglia consentita, esponendo i pescatori a sequestri e multe, fino al blocco totale dell’attività: basta qualche esemplare fuori misura per far scattare il sequestro dell’intero carico. A rischio non erano solo i menu a base di questo mollusco conosciuto con tanti nome dialettali (come lupino, purassa, beverassa, concola, cappula), ma anche le esportazioni che rappresentano quasi la metà della produzione nazionale. Il settore impegna direttamente in Italia una flotta di circa 710 imprese e oltre 1.600 addetti e ha un indotto di altre 300 imprese di commercializzazione all’ingrosso e un altro migliaio di addetti. La durata del provvedimento, che ha ottenuto l’approvazione unanime dai rappresentanti dei Governi Ue, è fissata fino al 31 dicembre 2019. Il prossimo step è l’invio al Consiglio e Parlamento Europeo per l’approvazione entro due mesi, se non saranno sollevate riserve.