Arriva il caldo e l’irrigazione dell’orto diviene fondamentale. Gli stress idrici, siano da carenza che da abbondanza, sono una delle cause principali di insuccesso delle coltivazioni. Diventa quindi importante regolare al meglio gli apporti di acqua in modo che, costantemente, il vostro orto riceva il giusto quantitativo d’acqua.
Si sa che è bene innaffiare nelle prime ore del giorno o alla sera e noi vi consigliamo, se possibile, di farlo al tramonto in modo che il terreno abbia l’intera notte per assorbire l’acqua e far sì che questa si diffonda capillarmente in tutto il substrato. Il metodo più corretto per innaffiare consiste nello scorrimento o infiltrazione laterale che consiste nel versare l’acqua nelle canalette, tra una fila e l’altra di ortaggi. In questo modo gradatamente arriverà alle radici e non bagnerà le foglie. Attenzione però che, nei giorni più caldi, bagnare le foglie vuol dire andare incontro alla loro bruciatura. Infatti le gocce fanno un pericoloso effetto lente, intensificando la radiazione ultravioletta dannosa per i tessuti.
Per chi volesse fondare la sua passione orticola su principi di sostenibilità può procedere alla sistemazione di tubi di plastica forata a distanze regolari e provare l’irrigazione a goccia. Questo metodo, che avrebbe dovuto essere previsto già con la piantumazione (tra febbraio e marzo), garantisce il giusto apporto di acqua, ottenendo così un terreno costantemente umido e meno soggetto a squilibri idrici.
Le piogge, in questo periodo dell’anno sotto forma di temporali, forniscono in breve tempo grandi quantitativi d’acqua. Bisognerà quindi usare la giusta attenzione, saggiando il terreno e il suo grado di umidità. Dopo un temporale generalmente la superficie del substrato tende a seccarsi e a formare una crosta. Questa andrà rimossa e sarà così possibile capire qual è il grado di umidità del terreno e procedere a innaffiatura o, al contrario, sospendere questa attività finché la terra si sia asciugata. Infatti, grandi quantità d’acqua improvvise possono causare marcescenza delle radici o sviluppo di infezioni fungine.