22.05.2015
Presentate a Expo le specie antiche salvate. Ancora a rischio molti animali e piante
In Italia sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro ma grazie al lavoro degli agricoltori molti vegetali sono stati salvati dall’estinzione e tornano in tavola, dal mais rosso al pomodorino zebrato fino alle patate blu. Nella Giornata Mondiale della Biodiversità che si festeggia in tutto il mondo Coldiretti offre la possibilità di conoscere per la prima volta ai visitatori di Expo i cibi Made in Italy sopravvissuti all’omologazione, dall’ortofrutta al vino, dall’olio ai formaggi. Nel Padiglione Coldiretti (all’inizio del Cardo, Ingresso sud) oggi una distribuzione speciale per l’appuntamento dello “scrigno dei semi scomparsi”, un kit per permettere ai visitatori di coltivare nel proprio orto specie vegetali dimenticate e contribuire personalmente alla salvaguardia della biodiversità.
In Italia nel secolo scorso si contavano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. Tra le curiose varietà recuperate dagli “agricoltori-custodi” in mostra ad Expo molte hanno proprietà salutistiche e nutrizionali uniche, anche legate al loro differente e insolito colore. Le patate blu del Trentino, grazie alla loro polpa blu mare, sono ricchissime di antociani che migliorano la vista e prevengono il deposito di colesterolo sui vasi sanguigni e risultano di grande effetto se trasformate in un divertente purè blu. Le patate dalla buccia rossa dell’Umbria hanno un alto contenuto in acidi fenolici, note sostanze antitumorali e di antociani, responsabili della pigmentazione rossa e potenti antiossidanti, mentre quelle viola, scoperte nel Parco Nazionale del Gran Sasso dove è stata riscoperta e recuperata l’antica varietà "turchesa" così chiamata per la caratteristica colorazione della buccia, oltre ad avere tanti antiossidanti presentano un elevato contenuto di sostanza secca, consistenza e granulosità media che le rendono adatte a diversi usi e cotture. C’è anche il pomodorino zebrato che non è solo bello da vedere, ma anche buono per il palato e per la salute. Infatti, dentro è molto più scuro rispetto ad un pomodoro normale perché contiene più licopene, che ha un fortissimo potere antiossidante, ha un alto contenuto di tutte le vitamine idrosolubili, leggero, rimineralizzante, dissetante, con un alto potere nutrizionale. E’ tornato sul mercato anche il pomodoro giallo dal colore di quello originale scoperto nelle Americhe e apparso in Europa alla fine del ’500. Questo colore denota un alto contenuto di beta-carotene, precursore della vitamina A che previene problemi alla vista, agli occhi e alla pelle e che, essendo un antiossidante naturale, rafforza il sistema immunitario da raffreddori, tosse e infezioni e protegge anche le cellule dai processi di invecchiamento e dall’azione nociva di tossine e da neoformazioni, specialmente alla prostata, alla laringe, all’esofago e allo stomaco. Il mais rosso è una fonte di acido folico e vitamina B1 e presenta una buona quantità di ferro e di altri minerali, utili in caso di anemia. È particolarmente digeribile, ricco di fibra alimentare che rallenta l’assorbimento degli zuccheri, contribuendo così a mantenere bassi i livelli di glicemia nel sangue. Coltivato in Trentino, dai chicchi resistenti e vitrei di colore rosso macinati si ricava una farina di colore giallo dorato, che viene utilizzata per la produzione della tipica polenta di Storo.