Esulta il popolo della pizza, quella Napoletana è ufficialmente la candidata italiana per l’ingresso alla Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.
Primo importante “step” superato per l’"L’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani" che, grazie alle 300mila firme raccolte da Coldiretti e Campagna Amica insieme all’ Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde dell’ex ministro dell’Agricoltura Alfonso Pecoraro (sulla piattaforma Change.org e nei punti Campagna Amica), si propone come simbolo del made in Italy nel mondo.
Si tratta, dunque, di un primo passaggio necessario per iniziare il negoziato internazionale che coinvolgerà 163 Stati. Dal 1 aprile 2015 al 15 novembre 2016 i valutatori indipendenti dell’Unesco saranno chiamati ad esaminare le candidature italiane (l’altra insieme alla pizza è l’arte della falconeria), ed entro novembre 2016 arriverà la decisione finale (ad oggi la Lista Unesco contiene 6 elementi italiani).