30.01.2022
Viareggio è conosciuta per il suo Carnevale, vero e proprio evento imperdibile, che si festeggia dal 1873 e che ha reso la città un vero patrimonio culturale di creatività, arte e tradizioni in Italia e nel mondo. Se al Carnevale Viareggio deve la sua celebrità, non si può dimenticare che Viareggio è anche turismo balneare […]
Il fulcro del divertimento: a febbraio la città si trasforma
Durante il mese di febbraio, le tranquille vie di Viareggio si riempiono di frotte di turisti pronti a immergersi nello spirito della festa. Ogni anno i maestri della cartapesta realizzano i carri allegorici, vere opere d’arte che sfilano sul lungomare e stupiscono il pubblico per dimensioni, spettacolarità e bellezza.
La maschera di Carnevale simbolo della città è Burlamacco, il re della burla, soggetto ideato nel 1930 da Uberto Bonetti e spesso accompagnato da Ondina, la sua compagna. Si riconosce anche ad un primo sguardo dal suo vestito a rombi bianchi e rossi, che ricordano i colori dei tipici ombrelloni presenti sulle spiagge negli anni Trenta, e da un lungo mantello nero. Le origini del nome sembrano derivare dell’omonimo canale che attraversa la città, ma un’altra leggenda lo vede erede di uno dei personaggi del Decameron di Giovanni Boccaccio, il Buffalmacco.
Al Carnevale, poi, è dedicato un museo all’interno della Cittadella: un vero e proprio centro tematico unico nel suo genere, sintomo ancor più evidente del legame della città con questo evento. Uno sguardo è d’obbligo.
Per un weekend all’insegna del divertimento, Viareggio è la città ideale per grandi e piccini, perché per un mese intero si trasforma in una festa grande e continua festa. Tra sfilate di carri, eventi rionali, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere, non mancherà occasione di gustare i dolci tipici del Carnevale, i cenci, rettangoli di pasta dolce fritta e ricoperti di zucchero a velo. Per i più grandi sono ottimi accompagnati a Vin Santo o passiti.
Oltre il Carnevale: tutte le delizie da gustare
Nel periodo invernale si può gustare la ribollita, una zuppa a base di cavolo nero e fagioli adagiata sul pane raffermo, e la polenta con salsa di cinghiale. D’estate, invece, primeggia la panzanella, un piatto freddo composto da pane raffermo messo in ammollo e sbriciolato, con l’aggiunta di basilico, pomodori, cipolla, cetrioli e acciughe.
Per una merenda frugale, come vuole la tradizione toscana, va provata una fetta di pane sciocco con un filo di olio extra vergine d’oliva o, per i più golosi, con il delizioso lardo di colonnata, ancora più squisito se gustato sul pane caldo e abbrustolito. Come condimento, non può mancare l’olio della Lucchesia che insaporisce insalate, pinzimoni, bruschette ma anche zuppe e piatti caratteristici della gastronomia toscana.
Per gli amanti del km zero, è d’obbligo una tappa al Mercato di Campagna Amica di Viareggio dove ogni martedì si possono acquistare direttamente dai produttori pesce fresco, specialità enogastronomiche del territorio e prodotti florovivaistici. Tra i prodotti da cercare, ci sono sicuramente i Testaroli, prodotto sigillo Campagna Amica. Si tratta di un antico formato di pasta le cui origini sono indissolubilmente legate alla povertà di un’economia agricola e pastorale. Simili alle crespelle, sono realizzati con farina di grano tenero, acqua e sale e tagliati in piccoli rombi che vengono cotti in acqua bollente e poi conditi con olio e formaggio o pesto.
Chi decide di fermarsi qualche giorno per scoprire in tranquillità il territorio, potrà scegliere un Agriturismo di Campagna Amica dove gustare il meglio della cucina contadina locale, immersi in paesaggi unici.
Foto Photopin