Per valorizzare al meglio il Made in Italy dal campo al vasetto è stato recentemente organizzato da Campagna Amica/Coldiretti un corso sulle più efficienti tecniche di trasformazione e conservazione degli alimenti per le imprese agricole multifunzionali iscritte alla nostra Fondazione, che è svolto presso la sede dell’industria di cucine Angelo Po. La giornata di formazione è nata dalla collaborazione tra le aziende Angelo Po di Carpi (Mo) e Nilma di Parma (che hanno messo a disposizione le loro attrezzature) e Coldiretti/ Campagna Amica, che con i propri esperti di sicurezza alimentare ed etichettatura ha fornito tutte le informazioni necessarie per perfezionare le tecniche di lavorazione trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari.
Quella delle preparazioni casalinghe di passate e conserve è una tradizione ancora ben radicata nel nostro Paese, specie quella della trasformazione del pomodoro per fare la conserva da utilizzare nei sughi e nel ragù. Non meno diffusi sono i sottoli mentre immancabili tra le conserve fatte in casa sono le marmellate che consentono di utilizzare anche frutta molto matura acquistabile a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare sprechi che nel tempo della crisi la maggioranza dei cittadini si è impegnata a ridurre.
Quest’anno, per effetto dei ritardi nella maturazione, si sono concentrate in autunno le operazioni delle famiglie ai fornelli per trasformare la frutta in marmellate, succhi e sciroppati, gli ortaggi in gustosi sottoli e sott’aceti e il pomodoro in passate, pelati o pezzettoni. Il ritorno di comportamenti virtuosi, come la preparazione delle conserve in casa, è forse l’unico aspetto positivo della crisi a tavola. Già da alcuni anni si assiste infatti al ritorno all’autoproduzione di alcuni cibi secondo una tradizione del passato che sembrava destinata a perdersi ed è invece tornata di grande attualità di fronte ai ripetuti scandali alimentari e all’esigenza di ottimizzare i bilanci familiari.
Rispetto al passato nelle famiglie una maggiore attenzione viene riservata alla scelta delle materie prima che spesso vengono acquistate direttamente dai produttori agricoli in azienda, nelle botteghe o nei mercati di Campagna Amica. C’è anche chi, non avendo tempo o disponibilità di locali per preparare le conserve in casa, si rivolge comunque alle aziende di Campagna Amica per avere conserve genuine con le tecniche casalinghe, realizzate con frutta e ortaggi di stagione provenienti dalle aziende del territorio. Si tratta di un valore aggiunto, oltre che in termini di genuinità, anche in termini di sicurezza in quanto l’Italia ha conquistato il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,4 per cento) che sono risultati peraltro inferiori di quasi quattro volte a quelli della media europea (1,5 per cento di irregolarità) e addirittura di circa 20 volte a quelli extracomunitari (7,9 per cento di irregolarità). Nei prodotti industriali invece non è obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materie prima agricola ed è facile mettere inconsapevolmente nel carrello della spesa marmellate con frutta proveniente dall’Europa dell’est, sottoli africani o concentrato di pomodoro cinese.