A
Cisternino, presso la Cooperativa Allevatori Valle d’Itria (S.p. Gravina di Castro, 14), lunedì
5 maggio alle 18 si l’inaugura la
Bottega di Campagna Amica, inserita nella prima grande catena di Vendita diretta organizzata della “Filiera agricola tutta italiana”.
La Bottega di Campagna Amica di Cisternino rappresenta un esempio straordinario delle potenzialità di un nuovo e moderno canale commerciale che si affianca alla Grande distribuzione e ai negozi di prossimità e che va ad integrare la rete già attiva delle
Fattorie e dei
Mercati di Campagna Amica. Si tratta di un vantaggio per i
produttori, ma anche per i
consumatori che in ogni bottega di Campagna Amica possono acquistare l’intera gamma di prodotti realizzati e trasformati direttamente dagli
agricoltori.
L’architettura commerciale si fonda su quattro perni: la Fondazione Campagna Amica, che garantisce origine italiana e filiera degli agricoltori; il
Consorzio Produttori che è lo strumento per realizzare la “catena”; l’imprenditore agricolo che offre il proprio prodotto; il punto vendita, la “Bottega di Campagna Amica”.
I dati sono inconfutabili: il Sud è molto attento e sensibile alla
sana alimentazione. I consumatori preferiscono di gran lunga acquistare prodotti freschi e di stagione direttamente dai produttori piuttosto che avventurarsi nell’oceano di offerte che propongono gli ipermercati. I prodotti più acquistati sono le insalate, le carote e i pomodorini da utilizzare in casa o fuori e cominciano a diffondersi le vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all’uso da gustare come snack durante la giornata.
La Bottega di Campagna Amica presso la Cavi a Cisternino offrirà dal campo alla tavola il Parmigiano Reggiano, il Bra, il riso – venduti a Bari come a Lecce, in Trentino Alto Adige e in Sicilia – anche se non sarà presente personalmente il produttore. E così per i vini, l’olio, i salumi, le conserve, le verdure e tutti gli altri prodotti dell’agricoltura che completano la gamma offerta in ogni bottega.
L’
obiettivo è “culturale” e consiste nel tentare di cambiare abitudini sbagliate e formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’ agricoltura con i cibi consumati ogni giorno. Oggi meno della metà (45%) dei
giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni consuma frutta tutti i giorni, come conferma il Rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, realizzato da Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro, che per l’occasione ha intervistato oltre cinquemila ragazzi. La stessa indagine rileva che i giovani non consumano frutta solo a tavola con la famiglia ma in un caso su dieci (9,6%) anche come snack fuori pasto preferendola secondo Eurispes alle merendine (8,2%), alle patatine fritte (6,4%), alla cioccolata e caramelle (6,2%).