Per il
1° maggio gita fuori porta e picnic sul prato, ma se è brutto tempo che fare? Il nostro consiglio è quello di sporcarsi le mani preparando in casa uno dei prodotti che non manca mai nelle tavole degli italiani: il pane.
Acqua, farina, lievito di birra e un pizzico di sale… quando si dice che dagli ingredienti più semplici si possono creare i cibi migliori, sicuramente l’esempio più calzante è quello della
ricetta del pane. Si tratta dell’elemento assolutamente immancabile della tradizione culinaria, e rappresenta il made in Italy per eccellenza soprattutto per le farine utilizzate o per il lievito madre naturale che sono assolutamente genuini.
Pensate che già nel 15 a.C. proprio a
Roma si ha traccia storica che il pane veniva cotto e venduto in quelli che oggi chiamiamo forni. L’antichità ci ha tramandato un monumento che ancora oggi si trova a
Porta Maggiore e che venne eretto in onore di
Marcus Vergilius Eurysaces, probabilmente fornaio ufficiale dell’Imperatore. I processi di lievitazione e cottura vengono descritti attraverso minuziose incisioni, ma non si tratta dell’unico reperto storico, perché soprattutto Roma è ricca di tradizioni e il pane fatto in casa è una di queste. Una delle locuzioni latine più citate appartiene a Giovenale e parla di
“panem et circenses”, con un chiaro riferimento al Colosseo. E sempre a Roma basta fare un salto di qualche periodo, per trovare la storica Via della Panetteria dove un tempo sorgeva quella Apostolica che produceva e distribuiva il pane fresco per la famiglia pontificia.
Croccantezza e morbidezza, il pane è tutto questo e molto altro: rappresenta non solo una
tradizione, ma anche un sereno momento di condivisione e di unione. Nelle fredde sere d’inverno, quando si accendono grandi camini pronti a scaldare e riportare il buonumore, sono soprattutto le nonne che ne approfittano per impastare con la sola forza delle mani la
pasta di pane, quel cibo così gustoso e fragrante da assaporare in tantissimi modi grazie alla sua assoluta versatilità. Il profumo irresistibile di crosta abbrustolita per la cottura a legna, la mollica così soffice e tante varianti che possono renderlo speciale: il latte per una maggior morbidezza, l’
olio extravergine d’oliva per insaporirlo, e poi ancora le noci, le olive nere e come accade in Emilia Romagna con l’aggiunta dei famosi “ciccioli” di prosciutto diventa quella friabile
crescenta dedicata ai buongustai. Il pane integrale, quello ai cereali oppure l’azzimo, il pane senza lievito della tradizione ebraica, fino alla gustosissima variante “
pane pizza”, questo prodotto da forno rappresenta una tradizione assolutamente nostrana fatta di passione per ingredienti semplici e genuini.