Elena Prandini, giovane imprenditrice torinese, ha inaugurato lo scorso 18 gennaio, la prima
Bottega Italiana di Campagna Amica a
Orbassano (in via Papa Giovanni XIII 9/C, prima cintura di Torino). Elena, insieme al marito Marco, arriva da un altro settore, quello dell’abbigliamento, che sta subendo pesanti contraccolpi a causa della crisi economica. I due sono grandi
appassionati di enogastronomia e frequentano abitualmente i mercati di Campagna Amica nel centro di Torino. Col tempo, maturano la consapevolezza di voler provare a far diventare la propria passione anche una professione, iniziando così la loro avventura.
Elena e Marco conoscono alcuni
produttori incontrati sui mercati in veste di clienti; cominciano a vedere come fattibile il loro progetto e, insieme alla
Coldiretti provinciale, progettano la bottega. Grande
impegno e
tenacia fanno sì che oggi, nella Bottega Italiana di Orbassano, i consumatori possano trovare produzioni agricole del torinese e del
Piemonte: formaggi freschi e stagionati, yogurt, dessert, ortaggi e frutta di stagione, confetture e trasformati, succhi di frutta, vino sfuso, prodotti da forno e agridetersivi. All’interno della bottega si trovano anche piccole
eccellenze agroalimentari, provenienti da aziende agricole di altre regioni, tutte rigorosamente controllate e garantite dalla filiera agricola italiana di Campagna Amica.
«Noi ci mettevamo molta passione – commenta Elena Prandini titolare della Bottega –
ma nel campo del vestiario, soprattutto con l’arrivo di prodotti made in Cina, purtroppo non è bastato. La concorrenza è positiva se si gioca tutti con le stesse regole, ma nel settore dell’abbigliamento non è più cosi. Ci siamo trovati a riflettere sul nostro futuro: così è maturata la Bottega Italiana. Il settore agroalimentare è sempre stato la nostra passione e anche le politiche che abbiamo visto svilupparsi in questi ultimi anni ci hanno fatto avvicinare molto al mondo agricolo e alla Coldiretti. Crediamo molto nel futuro della nostra bottega, ma soprattutto nel futuro di questo settore che ama l’Italia, i sui prodotti e i suoi paesaggi».In un momento nel quale dominano le notizie negative con persone senza lavoro o sotto occupate, sapere che aprono nuove attività e da ragazzi giovani arrivano nuovi stimoli rappresenta sicuramente un
messaggio positivo che si lega strettamente con il progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana. Valorizzare le produzioni del
territorio è una mossa vincente che sta permettendo a sempre più persone del settore primario di resistere anche in questo momento di grande difficoltà. Difendere le produzioni legate al territorio e, con esse, le nostre
tradizioni significa anche lavorare in difesa dell’
ambiente e investire in
salute. Tutto questo non può che fare bene ai produttori, ai consumatori e all’intero Paese.