22.11.2013
Incastonata tra Lazio, Umbria ed Abruzzo, è la meta ideale per un itinerario all'insegna di storia, archeologia e arte antica. Ma è famosa anche per la gastronomia genuina e i tanti prodotti tipici
Terra di una delle popolazioni italiche più antiche, regione dal passato glorioso e dalle tradizioni millenarie, la Sabina riflette secoli di storia e culture differenti nella vastità di scorci, paesaggi, arte e architettura che caratterizzano borghi ed edifici disseminati nell’intero territorio.
Un tempo abitata dai Sabini, cui deve il proprio nome, poi conquistata dai Romani e, successivamente, punto di riferimento per il mondo cristiano-medievale, la Sabina offre ai visitatori un territorio ricco di luoghi interessanti e piccoli tesori da scoprire. In particolare questa regione, che comprende la provincia di Rieti, parte di quella di Roma ed alcune zone dell’Umbria e dell’Abruzzo, si pone come la meta ideale per una gita fuori porta o un weekend all’insegna di storia, archeologia e arte antica.
Non solo, la Sabina è celebre per la gastronomia genuina e ricca di prodotti tipici fra cui spicca l’olio extravergine d’oliva Dop. Un olio particolarmente leggero, la cui produzione è favorita dal clima temperato e dalla disposizione ottimale di gran parte degli uliveti disseminati su tutto il territorio.
Protagonista di sagre ed eventi che animano la regione nel corso di tutto l’anno, l’olio d’oliva può quindi diventare il filo conduttore di un itinerario turistico alla scoperta della Sabina.
L’esplorazione comincia dal cuore di queste terre, e precisamente da Fara in Sabina, nota ai più per la storica Abbazia di Farfa. Dirigendosi verso Piazza del Duomo è possibile ammirare la Collegiata di Sant’Antonio Martire, un edificio risalente al ‘200 che, dopo l’Abbazia, può essere considerato fra i luoghi di culto più importanti del territorio. Spingendosi invece oltre i confini del borgo, verso Canneto, si potrà far visita al famoso “Ulivone del Canneto”, ulivo millenario ritenuto uno dei più antichi e più grandi d’Europa. Proseguendo in direzione Castelnuovo di Farfa ci si imbatterà nell’Abbazia benedettina, splendido esempio di architettura monastica medievale. Anche il borgo, caratterizzato da strette viuzze a ciottoli e da un’atmosfera quasi incantata, merita una breve visita.
È poi la volta di Caspèria, un piccolo centro della Sabina che non è possibile percorrere in auto, il cui sistema viario, fatto di stradine e scalinate, sembra quasi avvolgersi formando la struttura di una chiocciola. Proseguendo verso Magliano Sabina, si giunge quasi a confine con l’Umbria, in quella che può essere considerata la porta d’ingresso della Sabina. Qui è possibile visitare la chiesa romanica di San Pietro, la Cattedrale dei Sabini e il Museo civico archeologico, che conserva uno dei primi esempi di scrittura dei Sabini. Ultima tappa del viaggio nella terra degli ulivi è, infine, Greccio, borgo dalle forti tradizioni religiose vicinissimo alla città di Rieti.
Alla degustazione dell’olio d’oliva Dop potrà inoltre essere abbinata una visita alle fattorie e agli agriturismi del circuito Campagna Amica. Un’occasione in più per assaggiare i numerosi prodotti tipici del territorio: dalle fettuccine ai frascarelli, dagli gnocchetti di polenta agli gnocchi, ai maccheroni, ai maltagliati, agli strozzapreti. Altrettanto ricca è l’offerta di salumi, fra cui capicolli, coppe, guanciali, e formaggi, fra cui pecorini, ricotte e caciotte. Accanto all’olio, spiccano anche le olive da tavola, alcuni legumi, come ceci e cicerchie, e i vini Doc Colli della Sabina, bianchi e rossi.
Tre, infine, i mercati presenti sul territorio, cui gli amanti dei prodotti a km 0 potranno far visita per tutti i propri acquisti.