29.10.2013
Con la flessione della produzione e l'aumento delle importazioni, il prodotto made in Italy non è quello maggiormente presente sul mercato. Nonostante le 12 produzioni di eccellenza, riconosciute e apprezzate a livello europeo
?Per la prima volta quest’anno sulle tavole del Belpaese ci sono più castagne straniere che italiane, con le importazioni che hanno superato in quantità la produzione Made in Italy, scesa al minimo di sempre. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti che mette in evidenza il grave declino del prodotto alimentare simbolo dell’autunno.
Questo raccolto è stato particolarmente sfavorevole sia a causa dell’andamento climatico che per gli attacchi provocati dall’insetto parassita arrivato in Italia dalla Cina. La produzione nazionale si è attestata al di sotto dei 18 milioni di chili, con tagli del 70 per cento rispetto agli anni precedenti l’infestazione mentre le importazioni sono cresciute del 20 per cento nei primi sette mesi del 2013. Il risultato che gli italiani adesso hanno più del 50 per cento di probabilità di trovarsi nel piatto senza saperlo castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia.
Il rischio è che per la mancanza di un sistema trasparente di etichettatura le castagne importate vengano spacciate come nazionali mettendo a rischio anche le produzioni nostrane sopravvissute fino ad ora. Se dal punto di vista quantitativo la situazione è preoccupante, il primato italiano sul piano qualitativo è confermato dalla presenza di ben dodici tipi tra castagne e marroni che hanno ottenuto il riconoscimento europeo. Quattro si trovano in Toscana – il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp e la Farina di Neccio della Garfagnana Dop – mentre in Campania è riconosciuta la Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio Igp, in Veneto il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del Monfenera Igp, in Piemonte la Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp, e nel Lazio la Castagna di Vallerano Dop.
Se non si vuole correre il rischio di acquistare – magari pure a caro prezzo – caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, va fatta molta attenzione alla qualità ricorrendo a un più genuino fai-da-te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o le sagre in programma in questi giorni in tutta Italia dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole per riscoprire il gusto di partecipare alla raccolta delle castagne nei boschi.