16.09.2013
Lo stop durava dal 5 agosto e aveva bloccato le attività della flotta italiana da Pesaro a Bari
Tornano finalmente in mare i pescherecci in tutto il Mar Adriatico per rifornire dall’inizio della settimana i mercati, la filiera e la ristorazione di pesce fresco, che mancava da 40 giorni dalle tavole degli italiani. Il fermo pesca durava dal 5 agosto e aveva bloccato le attività della flotta italiana da Pesaro a Bari mentre il via libera era già scattato per il tratto da Trieste a Rimini. Tornano dunque lungo tutta la costa adriatica a fritture e grigliate a “chilometri zero” realizzate con il pescato locale meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero delle stessa specie di quello nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano.
Per valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l’identità nazionale del prodotto Coldiretti Impresa Pesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica. Un’opportunità per rilanciare i consumi di pesce che – secondo un’analisi Coldiretti Impresa Pesca su dati Ismea – nei primi cinque mesi dell’anno hanno accusato un vero e proprio crollo dell’acquisto, con un calo del 13 per cento in valore per i prodotti ittici che sale addirittura al 18 per cento per il pesce fresco. Un fenomeno che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha già perso il 35 per cento delle imbarcazioni e ben 18mila posti di lavoro. Dal primo ottobre si fermeranno le flotte a partire da Brindisi, Ionio e Tirreno, oltre a quella siciliana.