11.04.2018
Il padovano Gianni Calaon, giĂ quattro volte campione del mondo della pizza, porta in gara una ricetta tutta dedicata ai prodotti e ai sapori del Veneto preparata con ingredienti forniti dai nostri agricoltori
Non poteva che essere il Campionato Mondiale della Pizza di Parma, nel quale si affrontano oltre mille pizzaioli da 44 Paesi dei cinque continenti, a tenere a battesimo la prima âPizza di Campagna Amicaâ, realizzata esclusivamente con prodotti dellâagricoltura veneta, la cui origine e qualità è certificata da Coldiretti Veneto con la rete Campagna Amica. Prodotti del territorio per unâarte millenaria che è anche diventata patrimonio immateriale dellâUnesco e che in questi giorni è alla ribalta internazionale con la sfida fra i migliori pizzaioli del mondo.
A firmare la nuova pizza è il padovano Gianni Calaon, titolare del locale “Rivoluzione Pizza” a Padova, giĂ quattro volte campione del mondo della pizza, che gareggia a Parma insieme al suo âPenelope Teamâ con questa idea coraggiosa, un omaggio ai prodotti e ai sapori del Veneto.
La âpizza di Campagna Amicaâ è un impasto in pala realizzato con lievito madre, farina di grano Timilia (una varietĂ antica riscoperta e coltivata dal padovano Alberto Zambon attraverso la rete dâimpresa Intreccio), farina â2 Passiâ del Consorzio Agrario del Nordest prodotta esclusivamente con materia prima coltivata in Veneto, le âcastraureâ di SantâErasmo, la porchetta veneta preparata a Padova, il formaggio di pecora stagionato in provincia di Vicenza. Calaon e il âPenelope Teamâ sfidano i pizzaioli di tutto il mondo proponendo altre due pizze tutte venete, una âgluten freeâ con la farina di canapa e lâaltra dedicata ai sapori della laguna veneta.
Denominatore comune di queste pizze è lâesclusiva presenza di prodotti regionali, tipicitĂ che portano il nome degli agricoltori e delle aziende venete che li coltivano e li trasformano. La filosofia è la stessa del âkm zeroâ e di Campagna Amica che permette di raggiungere direttamente i consumatori con i prodotti del territorio, firmati dagli agricoltori.
Per questo la âpizza di Campagna Amicaâ, dopo il debutto al campionato mondiale di Parma, verrĂ proposta come presenza fissa nei menĂš di pizzerie e ristoranti veneti. Pochi mesi dopo la consacrazione della pizza della tradizione napoletana patrimonio Unesco, supportata da una massiccia raccolta di firme ora, nellâanno internazionale del cibo italiano nel mondo, Coldiretti continua sulla strada della valorizzazione delle varietĂ regionali della pizza, nelle sue infinite e fantasiose declinazioni territoriali ispirate proprio dalla varietĂ e dalla ricchezza della nostra agricoltura che mette a disposizione prodotti freschi, di stagione e di assoluta qualitĂ .
Gli ingredienti a km zero
Pizza di Campagna Amica: lievito madre, farina di grano Timilia (prodotta da Alberto Zambon e dalla Rete dâimpresa Intreccio Padova), farina di canapa e farina “2 passi” del Consorzio Agrario del Nordest, castraure di Sant’Erasmo (Organizzazione Produttori Ortofrutticoli del Veneto), porchetta veneta (Azienda Mori Albignasego), gelato al pecorino e crema di formaggio di pecora stagionato (Azienda Aidi Vicenza).
In gara Calaon e il Penelope Team portano altre due pizze con ingredienti del territorio veneto firmati dai produttori di Campagna Amica: Pizza âgluten freeâ, pizza tonda, ideale per chi ha intolleranze alimentari e chi cerca un prodotto salutistico, con: farina di canapa biologica (prodotta dallâazienda Ecohemp di Villanova del Ghebbo-Rovigo), fecola di patate, petto dâoca lattemiele (Azienda Il Cortile De Marchi Merlara- Padova) e bisi di Baone e crema di piselli, soffritto carote sedano e cipolla (Azienda Agricola Melato Alessandro); Pizza Laguna di Venezia, realizzata in teglia con farina Timilia, â2 Passiâ e canapa, mozzarella (Azienda agricola Silvano Turato di Villafranca Padovana), polpo arrosto della Laguna Veneta (SocietĂ agricola Alissa di Chioggia) patate, peperoni e rosmarino (Consorzio produttori Agrimons di Monselice) e gelato al rosmarino.
Come abbinamento alla preparazione e accompagnamento alle pizze Calaon ha scelto il vino Fior dâArancio Docg dei Colli Euganei e altri vini Doc offerti dai produttori del Consorzio Vini Colli Euganei.
Un business da 12 miliardi di euro
La pizza genera un business di 12 miliardi di euro in Italia dove sono almeno 100 mila i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai quali se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana, secondo unâanalisi della Coldiretti su dati dellâAccademia Pizzaioli..
Ogni giorno solo in Italia si sfornano circa 5 milioni di pizze nelle circa 63mila pizzerie e locali per lâasporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si lavorano in termini di ingredienti durante tutto lâanno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.
Nata a Napoli, la passione per la pizza è diventata planetaria, con gli americani che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 chili allâanno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono questa classifica.
La tutela della pizza conferma la leadership italiana nellâenogastronomia che ha un valore storico e culturale comparabile a quello dei monumenti e opere dâarte. Una risorsa importante perchĂŠ il 2018 è lâanno internazionale del cibo italiano nel mondo. LâItalia del resto è lâunico Paese che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica. Lo testimonia il primato delle 292 specialitĂ Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 523 vini Docg/Doc/Igp, ma anche la leadership in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche.
âLâItalia e il suo futuro sono legati alla capacitĂ di tornare a fare lâItalia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio ciboâ, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che âsi tratta di un bene comune per lâintera collettivitĂ e di un patrimonio anche culturale che lâItalia può oggi offrire con orgoglio sul palcoscenico mondiale anche grazie alle nuove tecnologieâ.