26.03.2018
Negli ultimi anni gli italiani hanno progressivamente adottato comportamenti sempre più virtuosi per contrastare il consumo delle risorse naturali e gli effetti negativi delle attività umane sull'ambiente
Eventi come il World Water Day della scorsa settimana sono importantissimi per ricordarci quanto sia necessario prendersi cura dell’ambiente, in particolare del bene più prezioso per la vita, per la natura e per l’agricoltura: l’acqua. Secondo una recente ricerca dell’Istituto Ixè, negli ultimi anni gli italiani hanno progressivamente adottato comportamenti sempre più virtuosi per contrastare il consumo delle risorse naturali e gli effetti negativi delle attività umane sull’ambiente.
Tra i comportamenti più seguiti a livello domestico, rilevati dall’indagine dell’Istituto Ixè, vi è sicuramente quello di limitare il consumo di acqua e di energia (63%), preceduto dal non abbandonare rifiuti ad esempio al mare o per terra (74%) e dal praticare la raccolta differenziata (76%). Abitudini, queste, che sembrano leggermente più consolidate al Nord, con 7 italiani su 10 che stanno attenti alla riduzione degli sprechi di acqua e di energia, mentre un po’ meno al Centro-Sud e nelle Isole (poco più di 1 cittadino ogni 2, circa il 56%).
Tuttavia l’analisi dell’Istituto Ixè segnala che lo sforzo maggiore per ridurre la nostra impronta ecologica debba essere ricercato soprattutto verso una maggiore sensibilizzazione ai temi ambientali delle generazioni più giovani (18-24 anni). In questa categoria si registra infatti soltanto un 37% che limita consapevolmente i propri consumi e sprechi idrici ed energetici, mentre queste buone prassi sono più sentite e praticate dagli over 65 (8 Italiani su 10).
“Altra categoria virtuosa sembra quella delle coppie, in particolare se senza figli: in due, forse, è più facile prendersi cura di sé e dell’ambiente (i comportamenti meno virtuosi tra i single), ma la presenza di bambini potrebbe ridurre la quantità di tempo e di energie da dedicare alla pratica di comportamenti ecologici”, afferma l’Istituto Ixè. In questo caso si passa da una media del 66% per le coppie (con e senza figli) al 56% per single e mono-genitori.
Questa maggiore sensibilità verso i temi ambientali relative alla tutela dell’oro blu, è confermata anche dall’ultima indagine “Popolazione e Ambiente” dell’Istat. Rispetto al 1998, la propensione degli italiani ad adottare comportamenti ecologici attenti al risparmio idrico è aumentata dal 54% al 68%. Anche il trend relativo ai consumi pro capita di acqua per uso civile fa registrare un risultato positivo, passando da una media di 241 a 220 litri/giorno (un riduzione del 8,7% – dati Istat). Tuttavia, secondo i dati presentati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al convegno “l’Acqua di domani” (#ItaliaSicura – febbraio 2018), circa il 38% dell’acqua potabile immessa nelle reti di distribuzione domestica viene ancora largamente dispersa, con una perdita che potrebbe soddisfare le esigenze idriche annue per poco più di 10 milioni di persone.