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21.03.2018

Dieci motivi per piantare un albero

Un decalogo per sostenere e aiutare il nostro pianeta

Gli effetti positivi della presenza degli alberi sono molteplici e spesso interconnessi tra loro. Proviamo a elencarne i principali.

 

  1. Gli alberi producono ossigeno

Le piante rappresentano il migliore organismo capace di limitare l’aumento della CO2. Attraverso il processo della fotosintesi un albero trasforma l’acqua e l’anidride carbonica in ossigeno, utilizzando l’energia proveniente dai raggi solari. Una pianta adulta produce in un anno una quantità di ossigeno che copre il fabbisogno annuo di 10 persone.

 

  1. Gli alberi puliscono l’aria

Una pianta adulta, a seconda della specie, è in grado di assorbire dai 20 ai 50 chili di anidride carbonica. Inoltre la stessa pianta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili. Un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno e non è cosa da poco se consideriamo che in una città come Milano, in cui sono presenti 1.700 ettari di verde, significa togliere dall’aria 30 tonnellate di polveri sottili.

 

  1. Gli alberi puliscono l’acqua

Gli alberi svolgono una funzione molto importante anche per il ciclo dell’acqua. Le chiome e i fusti funzionano come “imbuti” che rallentano il flusso dell’acqua e la fanno filtrare delicatamente attraverso il suolo approvvigionando le falde freatiche e garantendo stabili forniture per tutto l’anno, anche nelle stagioni più aride. Attraverso il fusto un albero può raccogliere fino a cinque volte l’acqua che cade fuori dalla chioma. Inoltre gli alberi filtrano l’acqua che entra nei fiumi, nei laghi, nei corsi d’acqua e nelle falde sotterranee, aumentando la qualità di questa risorsa vitale.

 

  1. Gli alberi sono alleati del clima

Gli alberi interagiscono positivamente con tutti gli elementi climatici: temperatura, umidità, pressione atmosferica, precipitazioni, venti.

Grazie alla loro funzione di “depuratore naturale dell’aria”, gli alberi aiutano a mitigare l’effetto serra assorbendo l’anidride carbonica e le altre emissioni di origine antropica che contribuiscono a modificare il clima. Inoltre attraverso il processo di evaporazione, un albero può traspirare fino a 400 litri di acqua e ciò si traduce in un raffreddamento equivalente a circa 20 condizionatori d’aria casalinghi. Secondo l’EPA, grazie all’ombra e al fenomeno di evapotraspirazione gli alberi possono arrivare a ridurre le temperature estive dai 2 ai 9 gradi centigradi. Inoltre, le aree boscate durante il giorno si riscaldano più lentamente rispetto alle aree urbane ed il calore assorbito dal terreno viene rilasciato più lentamente. Gli alberi concorrono sempre a migliorare il microclima: d’estate contengono l’aumento delle temperature, mentre d’inverno mitigano i venti più freddi.

 

  1. Gli alberi sono alleati del suolo

La presenza di alberi è la più efficace opera di protezione del suolo e di riduzione del rischio idraulico. Le radici degli alberi consolidano il terreno, impedendo frane, valanghe ed erosione mentre le chiome trattengono la pioggia e ne riducono la forza, aumentando il tempo che le acque impiegano per giungere al corso d’acqua recettore. Immagazzinando acqua, gli alberi rafforzano la resistenza nei confronti della siccità e, mitigando le condizioni di eccessiva calura durante la stagione estiva, prevengono il rischio incendi.

 

  1. Gli alberi aumentano la biodiversità

Sugli alberi, nelle chiome e nelle cortecce vivono innumerevoli animali, come insetti, piccoli invertebrati, uccelli, roditori, e vari tipi di muschi. Tutto un mondo che va protetto e salvaguardato.

 

  1. Gli alberi proteggono dai rumori

Alberi e piante sono delle barriere fonoassorbenti naturali: fasce di vegetazione poste lungo le strade possono ridurre i rumori del 70-80%. La riduzione dell’inquinamento acustico è il risultato di due effetti: l’effetto schermo dato dalle foglie, che trasformano l’energia sonora o la deviano, e l’effetto assorbente dovuto al terreno, che assorbe le onde dirette radenti al suolo o le riflettono con conseguente perdita di energia. L’attenuazione prodotta dalle barriere naturali dipende naturalmente dalla profondità e altezza dello schermo protettivo, dall’ampiezza e robustezza del fogliame, dalla densità della chioma e dalla durata della fogliazione. Le piante solitamente utilizzate per queste barriere naturali sono le sempreverdi alta densità di fogliame e rapida crescita.

 

  1. Gli alberi sostengono l’economia

Dal bosco si raccoglie il legno, che è materia prima rinnovabile, impiegata sia in cicli produttivi molto diversificati (le costruzioni, l’arredamento, gli imballaggi, etc.) sia per la produzione di energia (calore ed energia elettrica). Le implicazioni economiche di questo settore sono molto evidenti se si considera che lungo tutta la filiera del legno sono coinvolti i selvicoltori, i boscaioli, le segherie, le falegnamerie, i commercianti. Inoltre l’industria italiana del legno è una vera eccellenza in Europa, sia rispetto alla qualità, che all’innovazione e alla ricerca e ciò rappresenta un valore economico molto importante per l’intero paese

 

  1. Gli alberi contribuiscono al benessere psico-fisico dell’uomo

Il bosco è un ambiente molto importante per il benessere fisico e psichico delle persone: la purezza dell’aria e i profumi, la suggestione degli ambienti e dei panorami, il contatto con la flora e la fauna selvatica, la lontananza dai rumori meccanici e la quiete dei suoni naturali, la presenza di luoghi in cui misurare la propria capacità di resistenza fisica sono tutte qualità rigeneratrici largamente profuse dal bosco. Si sta diffondendo anche in Italia la pratica del Forest Bathing o “Bagno nella Foresta” che consiste nel camminare immersi nel bosco, abbandonando per qualche ora i cellulari, computer e tablet per connettersi con la natura e con sé stessi. L’usanza è nata in Giappone, ma in Italia possiamo parlare più semplicemente di “silvoterapia” che consiglia varie pratiche come abbracciare un albero, soggiornare in luoghi boschivi, fare camminate nel bosco o pratica lo corsa e lo sport in luoghi alberati. Respirare l’aria dei boschi è considerato un rimedio davvero benefico in quanto attiva la circolazione sanguigna, facilita la respirazione, favorisce il rilassamento e abbassa i livelli di ansia e stress. Anche i cromatismi e gli odori degli alberi possono trovare applicazioni di tipo terapeutico. L’aromaterapia infatti utilizza gli olii essenziali, ma sono i fiori e le foglie a trasmettere direttamente l’odore che il cervello traduce in emozioni.

  1. Gli alberi sono la nostra memoria storica

Gli alberi sono dei veri e propri monumenti della natura e costituiscono un patrimonio di inestimabile valore, da conoscere e tutelare. L’ex Corpo Forestale dello Stato ha censito in Italia oltre 22.000 alberi monumentali, esemplari che hanno un’età di almeno duecentocinquanta anni ma che in molti casi sono molto più antichi. Questi alberi sono equamente distribuiti tra Nord, Centro e Sud Italia, alcuni hanno un’importanza particolare per essere eccezionalmente vecchi o legati a particolari miti e leggende, altri per esser stati al centro di episodi storici o per essere legati a episodi della vita di uomini illustri. In molti casi sono considerati veri “testimoni del tempo” tanto da essere tutelati per legge.

Gli alberi portano nel proprio tronco i segni del tempo, temperature, siccità, sostanze nutritive, segnalano i cambiamenti delle stagioni e misurano la salute del nostro pianeta. Una volta piantato, un albero con tutta probabilità sopravvivrà a noi e ai nostri figli, rappresentando così un autentico lascito per l’intera comunità.

 

FONTI

FAO (2015). The Global Forest Resources Assessment (FRA)

INFC (2015). Terzo inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio

CREA (2017). Tutela e valorizzazione del patrimonio forestale italiano. Una sfida per il futuro.

 

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