05.01.2018
Anche nelle tradizionali calze regalate ai più piccoli per l'Epifania si mettono cibi più salutari, come frutta secca e dolci fatti in casa
In occasione dell’Epifania, torna la tradizione della calza che viene appesa praticamente da quasi la metà delle famiglie italiane (45%) mentre una minoranza dell’13% preferisce altri regali e gli altri non festeggiano o non hanno bambini in casa. E’ quanto emerge da una elaborazione Coldiretti/Ixè per la Festa più amata dai bambini.
La spinta verso una migliore alimentazione contagia anche la Befana e nella calza tornano insieme ai dolciumi anche fichi e prugne secche, nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa. Tutti prodotti che è facile trovare in questi giorni nei mercati di Campagna Amica. La crescente attenzione alla dieta ha cambiato dunque il contenuto delle calze “appese” al camino dalla simpatica vecchietta che in passato ai più “discoli” regalava solo aglio, peperoncino, patate e carbone vero. Del resto è noto che l’Epifania “tutte le feste porta via” lasciando il posto alla bilancia e alla consueta dieta d’inizio anno.
Con un terzo dei bambini italiani obesi o in sovrappeso nelle case si tende a sostituire caramelle, cioccolate, gomme da masticare e bon-bon per i bambini “buoni” e carbone dolce per quelli “cattivi”. Tornano i prodotti naturali dunque a simboleggiare il significato della ricorrenza che, nell’antichità celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale. Si narra infatti che, durante questa notte, Madre Natura, esausta per le energie spese durante tutto l’anno, si trasformasse in una buona vecchina che, dopo aver consegnato i doni, simbolo di una nuova semina, era pronta a farsi bruciare per far rinascere dalle sue ceneri una luna nuova rappresentata da una giovane Natura.