Perché è importante ottenere una certificazione di prodotto?
I sistemi di certificazione della qualità sono uno strumento utile per analizzare la nostra attività agroalimentare. Possiamo infatti ottenere benefici sia in termini di miglioramento dell’organizzazione interna, sia vantaggi competitivi sul mercato.
La certificazione di prodotto, grazie a un logo che viene apposto sul prodotto come il marchio “Campagna Amica”, è un elemento di chiarezza per i consumatori in funzione della qualità.
Per comprendere cosa sia una certificazione di prodotto volontaria e capirne le differenze con la certificazione di gestione, può tornarci utile osservare il seguente schema:
Come possiamo vedere, la certificazione nel settore agroalimentare porta benefici significativi sia per i nostri consumatori che per l’azienda stessa. È per questo che la certificazione può rappresentare non solo un modo di promuovere il valore dei prodotti, ma anche una leva importante per la crescita organizzativa e professionale della nostra azienda.
La comunicazione sulla qualità diventa quindi un aspetto fondamentale perché garantisce al consumatore che il prodotto acquistato è conforme alle sue aspettative di qualità oggettiva. Ma potrebbe da sola non bastare se vogliamo fare della qualità la nostra parola d’ordine!
Innovazione e marketing
L’innovazione è necessaria perché i consumatori hanno bisogno di cambiamenti e di novità. Perché abbiamo a disposizione sempre nuove tecnologie e possiamo desiderare di trovare un nuovo mercato. Perché possiamo migliorare la nostra reputazione e differenziare la gamma di prodotti venduti, sia in senso orizzontale (stesso livello di qualità), che verticale (prodotti di diversi livelli di qualità). Possiamo ad esempio porci l’obiettivo di diversificare contemporaneamente il nostro mercato e nostro portafoglio clienti.
I consumatori hanno bisogno di novità
Spesso l’unico mezzo che abbiamo per avvicinarci alle mutevoli esigenze dei consumatori è l’innovazione. In questo senso essere dei “first mover”, cioè coloro che fanno la prima mossa rispetto alla concorrenza, significa essere i primi a dire “Noi pensiamo a voi consumatori! Ora offriamo un nuovo servizio che è esattamente quello che vi serve!”. Oppure possiamo essere dei “follower”, cioè aziende che, per minore spinta innovativa o semplicemente per non correre rischi eccessivi, prendiamo strade già percorse da altri.
Alcuni esempi di innovazione possono essere prodotti trasformati già pronti al consumo o consegnati a domicilio, alimenti con minore contenuto di grassi o con migliori proprietà nutrizionali, un tecnica di vendita in confezioni più piccole, eccetera.
Possiamo infine suddividere le innovazioni in 4 tipologie:
• maggiore penetrazione nel mercato
• sviluppo di un nuovo prodotto
• sviluppo di un nuovo mercato
• diversificazione del prodotto e del mercato
Buono studio!